Nella giornata di ieri, 31 gennaio, General Electric ha firmato 2 protocolli d'intesa con il governo italiano per 700 milioni di euro di investimenti nel nostro Paese, di cui 200 milioni nelle regioni Piemonte, Campania, e Puglia legati allo sviluppo di componenti e motori per aerei civili e militari, e i restanti 500 milioni in Toscana legati alla divisione Oil&Gas per lo sviluppo di prodotti di nuova generazione.
Gli investimenti annunciati da GE sono indubbiamente una notizia positiva, come Fiom-Cgil chiederemo nei prossimi incontri dei coordinamenti delle varie aziende del Gruppo Nuovo Pignone, Avio e Alstom, di entrare nei dettagli per quanto riguarda i tempi e le caratteristiche di attuazione dei programmi annunciati.
Allo stesso tempo ci aspettiamo che a fronte di impegni così importanti, corrispondano analoghi impegni per la stabilizzazione e l'aumento dei livelli occupazionali nei territori interessati e a cascata sui restanti stabilimenti.
Tuttavia per quanto riguarda la FIOM non è pensabile, anche alla luce degli ultimi annunci e a fronte della riorganizzazione in Europa del Gruppo, sia lo stabilimento ex-Alstom di Sesto San Giovanni a pagarne le conseguenze.
Servono soluzioni non traumatiche per i lavoratori, condivise e concordate con le Organizzazioni Sindacali, che garantiscano il salvataggio dello stabilimento lombardo.
Infine non può che essere considerato positivamente l'aumento dei futuri volumi produttivi, alla vigilia dell'inizio delle trattative per l'integrativo in alcune Aziende del Gruppo scaduti negli ultimi anni.
Fiom nazionale
Roma, 1 febbraio 2016