Il primo diritto è di vivere in pace e libertà. Le stragi di Parigi, colpendo la vita quotidiana delle persone minano la convivenza civile e con essa i valori di libertà, fraternità, uguaglianza e giustizia sociale su cui si fonda la democrazia, proprio a partire dalla città e dal paese in cui sono cresciuti. Il terrorismo è la tomba di quei valori cui noi, invece, non vogliamo rinunciare.
Le guerre che insanguinano il mondo corrispondono alla logica del terrore finendo per alimentarlo, seminando violenza, paura e odio. In questi anni bombardamenti e offensive militari, oltre che sbagliati, si sono dimostrati fallimentari e controproducenti facendo arrivare in casa nostra le guerre iniziate in paesi lontani. Ma in un mondo globale l'unico modo per evitare la guerra è non farla da nessuna parte.
Il terrorismo e le guerre seminano paura, limitano la libertà, distruggono vite e risorse. Con il terrorismo e con le guerre vincono solo i deliri di potenza e le speculazioni dei mercanti di morte. I principali sconfitti sono le lavoratrici e i lavoratori che perdono diritti e vedono peggiorare le loro condizioni materiali: il terrorismo e le guerre sono il nostro principale nemico.
La Fiom crede che i lavoratori e i cittadini italiani non vogliano lasciare soli i cittadini francesi che manifestano per respingere la logica e le pratiche del terrore.
La Fiom invita le lavoratrici e i lavoratori a difendere e praticare la pace, la democrazia, la libertà, i diritti civili, a battersi per il pacifico confronto e la convivenza tra le persone e i popoli di tutto il mondo - perché nessuna contrattazione e nessuna lotta per la giustizia sociale è possibile in un mondo colpito dal terrosimo e dalle guerre - qualificando con questi temi la manifestazione nazionale del 21 novembre, insieme alle organizzazioni sociali che hanno lanciato un appello per una mobilitazione nazionale contro il terrorismo e la guerra, il razzismo e i predicatori d’odio.
Accanto alla bandiera del lavoro portiamo in piazza la bandiera della pace.
NO AL TERRORISMO, NO A NUOVE GUERRE
Roma, 17 novembre 2015