Giovedì, 02 Maggio 2024

Emissioni auto: l'immobilismo del governo danneggia lavoratori e cittadini

L'avvio da parte della Ue di una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese è un potenziale danno per i lavoratori dello stabilimento di Melfi che potrebbero vedere un ulteriore utilizzo degli ammortizzatori sociali in conseguenza di un potenziale calo del mercato, e un pericolo per le risorse pubbliche dei cittadini italiani.

La Fiom ha chiesto al governo di dar vita alla commissione nazionale dell'automotive, presente in altri paesi Ue per un confronto unitario sulle politiche industriali nel settore per orientare investimenti pubblici e privati ad avviare una riconversione ecologica implementando l'occupazione. Ma dal governo nessuna risposta.

La Fiom sta discutendo a Bruxelles con gli altri sindacati italiani ed europei riuniti in IndustriAll Europe la posizione sulla prossima direttiva europea in materia di emissioni.

La Fiom sta elaborando una propria posizione sul futuro produttivo dell'auto consultando i lavoratori, tecnici, esperti, associazioni e movimenti ecologisti.

La Fiom ha inoltre chiesto un confronto unitario con Fca che a oggi non si è ancora tenuto.

La Fiom propone l'apertura di un tavolo unitario urgente per raggiungere un'intesa di sistema per la crescita della produzione di mezzi di trasporto pubblici e privati ecologici, investendo sulla rete di distribuzione per propulsioni ibride ed elettriche, per implementare la componentistica. Se il governo non dovesse intervenire rapidamente il sistema industriale di settore rischia di non essere in grado di competere in Europa con un conseguente impatto occupazionale.

 

Michele De Palma, responsabile automotive Fiom-Cgil

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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