Lunedì, 29 Aprile 2024

Inail. Ci sono le risorse ma non si investe sulla prevenzione e sui controlli

• L’Inali registra nel pre-consuntivo 2022 entrate di competenza pari a 10 miliardi e 876 milioni di euro ( circa un miliardo e 798 milioni in più rispetto al 2021), di cui 8 miliardi e 774 milioni per entrate contributive (sono in aumento del 23,96 rispetto al dato consuntivo del 2021).

• Positivi i risultati finanziari ed economico.

• Si hanno riserve tecniche di circa 35 miliardi e 329 milioni. Le riserve sono coperte per il “ 105,8%” da liquidità.

• Le aziende ispezionate nel 2022 su un panel di circa 15000 sono state 9267 e di queste ultime , il 94% sono risultate irregolari.

• Sono state fatte, per l’area amministrativa circa 2700 attività di indagine relative ad infortuni mortali, gravi, in itinere, tutto ancora condizionato dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, soprattutto in alcuni settori e dal trend costantemente decrescente delle risorse di personale ispettivo, che a dicembre 2022 risultano essere 210 unità (nel 2021 erano 223) a causa di pensionamenti  e del mancato turn- over del personale.

Malattia professionali

I dati del 2022 indicano un aumento delle denunce di malattia professionale in confronto al 2021, e soprattutto rispetto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa dell’emergenza epidemiologica.

Le denunce di malattia sono state quasi 61 mila, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55 mila del 2021, e in calo dello 0,9 % rispetto alle oltre 61 mila del 2019.

È stata riconosciuta al momento la causa professionale nel 36% dei casi (il 9% è ancora “in istruttoria”).

È importante precisare che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 42 mila, di cui il 39,3% con causa professionale riconosciuta. Sono stati 918 i lavoratori con malattia asbesto-correlata accertata.

I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per silicosi/asbestosi.

A seguito dei controlli effettuati, i lavoratori regolarizzati sono stati 43.583 (il 58,44% in meno rispetto al 2021), di cui 2.234 risultavano in nero.

Altro fattore di condizionamento è stato il trend costantemente decrescente delle risorse del personale ispettivo – che a dicembre 2022 risultano pari a 210 unità (erano 223 nel 2021) – a causa dei pensionamenti e del congelamento del “ruolo a esaurimento”, risultando insufficienti a fronteggiare le esigenze istituzionali anche dell’attività ordinaria.

Infortuni

I dati sulle denunce degli infortuni nel 2022 registrano, rispetto all’anno precedente, un sensibile aumento.

Sono state rilevate oltre 703 mila denunce di infortuni accaduti  nel 2022 ( + 24,6% rispetto alle otre 564 mila del 2021).

L’aumento è dovuto sia ai contagi professionali dovuti da Covid, sia agli infortuni tradizionali.

Le denunce di infortunio “tradizionale” registrano, nel 2022, un aumento di oltre il 13% rispetto all’anno precedente.

Gli infortuni riconosciuti sul lavoro nel 2022 sono stati 429.004 di cui il 15% in itinere o in occasione di lavoro con mezzo di trasporto.

Al 31 dicembre 2022 le denunce di infortunio mortale sono state 1.208.

Aumentano le denunce di malattia professionale, che vengono riconosciute in misura vicina al 40% dei casi.

Regolarizzati 43.000 lavoratori, di cui 2.234 lavoravano in nero.

Assurdo non provvedere rispetto alla riduzione del personale ispettivo che registra una diminuzione anche a causa di pensionamento, risultando del tutto insufficiente anche solo per le attività ordinarie.

Inaccettabile che non si investa sulla cultura della sicurezza e che non si assumano nuovi Ispettori.

La sicurezza non deve essere percepita né come un costo né come un lusso ma come un dovere inalienabile di ciascuno individuo.

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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