Lunedì, 29 Aprile 2024

Cassa integrazione in Lombardia ancora in calo per i metalmeccanici, ma non c'è l'inversione di tendenza.

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Sesto San Giovanni, 20 maggio 2015

Cassa integrazione ancora in calo per i metalmeccanici, ma non c'è l'inversione di tendenza

Continua a diminuire la cassa integrazione in Lombardia. Nel mese di aprile sono state 13281985 le ore di cassa, a fronte delle 18936358 del 2014: si è verificata quindi una diminuzione in valore assoluto del del 30%.

In riferimento al settore metalmeccanico il dato generale parla di una diminuzione del 17% in tutta la regione per quanto riguarda il ricorso a questo ammortizzatore sociale (-13% per quanto concerne gli impiegati, -19 per gli operai).

In aumento le ore di disoccupazione (nella variazione mese su mese), in controtendenza dunque sul dato complessivo, nelle province di Como, Brescia e Lodi.

Per quanto riguarda le tipologie di intervento, osserviamo una lievissima flessione della cassa ordinaria (-2,14%), un calo del 9% della straordinaria, con un tracollo della cassa in deroga (-93%).

Più o meno analogo il trend nel confronto tra Maggio2014/Aprile2015 e Maggio2013/Aprile2014.

La cassa integrazione in Lombardia ha fatto registrare nel periodo in esame una variazione in negativo del 14%. Segno meno che si ripropone nelle stesse dimenasioni anche per la cassa integrazione fra le tute blu in Lombardia nel periodo in esame.

Significative diminuzioni per tutte le tipologie di intervento: ordinaria (-66%), straordinaria (-52%), in deroga (-85%).

“Nonostante la riduzione delle ore di cassa integrazione, è prematuro parlare di uscita dalla tunnel, in virtù del fatto che al momento non aumentano in maniera significativa i posti di lavoro. Più che altro si può parlare di situazione di crisi cristallizzata”, ha affermato Mirco Rota, segretario generale della FIOM Cgil Lombardia.

“La diminuzione della cassa integrazione non è indicativa dunque della fuoriuscita dalla crisi. La riduzione di altri ammortizzatori sociali e il ricorso sempre massiccio ai licenziamenti dicono che la recessione non è passata”, aggiunge Rota.

“Quando l'andamento generale si mantiene stabile non è possibile parlare di ripresa. C'è una grande sofferenza per i lavoratori e le imprese del settore metalmeccanico. Ben vengano allora politiche di investimenti pubblici o privati o misure a sostegno degli occupati”, conclude il segretario generale del sindacato delle tute blu lombarde.

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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