Mercoledì, 13 Novembre 2024

Rinnovo Ccnl metalmeccanici – Verso lo Sciopero Generale del 5 novembre, in tutte le aziende metalmeccaniche della Regione, assemblee con sciopero, blocco delle flessibilità e delle attività straordinarie

Il giorno 7 ottobre 2020, nell’incontro tenuto sulla discussione del rinnovo del Ccnl, la delegazione di Federmeccanica-Assistal si è assunta la responsabilità di interrompere la trattativa, condizionando la prosecuzione del negoziato alla revoca dello stato di mobilitazione che la delegazione sindacale aveva appena proclamato.

I metalmeccanici in questa trattativa stanno difendendo un interesse generale del Paese difendendo l’industria ed i Lavoratori a partire dalle richieste presentate, 11 mesi fa, nella piattaforma unitaria votata da oltre il 90% delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Federmeccanica e Assistal devono riconoscere il valore dei lavoratori attraverso le richieste contenute nella piattaforma.

La rottura del negoziato è stata determinata dalla posizione datoriale che non volendo aprire un confronto sulla richiesta salariale di Fim-Fiom-Uilm confermava il meccanismo di rivalutazione dei minimi contrattuali solo sulla base dell’Ipca a consuntivo.

Su salute e sicurezza sul lavoro, formazione, politiche attive e strumenti di gestione della crisi, mercato del lavoro e appalti, sono state rappresentate le specifiche e reciproche posizioni, ma non c’è stata mai una vera trattativa.

Anche sullo “smart working” la posizione della Controparte è stata la stessa: nessuna apertura reale di negoziato.

Questi temi, soprattutto al Sud ed in Campania, rappresentano un’ulteriore motivo per chiedere rispetto per i lavoratori che durante i difficili mesi del lockdown, sono stati chiamati a garantire il mantenimento delle attività produttive, in un periodo in cui tutto il paese si fermava e ancora non c’era chiarezza sulle norme di sicurezza che i metalmeccanici hanno contribuito ad elaborare e migliorare in ogni luogo di lavoro.

Le tante crisi ancora irrisolte con rischio di chiusura e delocalizzazione presenti sul territorio esigono risposta e rispetto e si aggiungono alle motivazioni dello sciopero perché ci sia da parte di istituzioni e di imprese un rispetto degli impegni e della dignità dei lavoratori, consapevoli che dalla crisi si deve uscire tutti insieme e non si possa pretendere che gli aiuti che arriveranno dall’Europa servano a salvare solo le imprese, ma ad un’azione di sistema che prevede la tutela occupazionale e il rilancio del sistema paese e dalle criticità ed eccellenze del Sud.

Le Lavoratrici ed i Lavoratori metalmeccanici delle tante vertenze aperte nella nostra regione, come Whirlpool, Dema, Jabil, ed appartenenti a settori trainanti dell’industria e dell’economia nazionale e mondiale, come il settore automotive, il quello aeronautico, il settore delle Tlc/Ict, quello degli appalti, del rotabile, della siderurgia, dell’industria conserviera, solo per citarne alcuni, pretendono risposte e attenzione.

Per questo come richiesto e annunciato dalle Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm si svolgeranno, con la garanzia del rispetto di tutte le norme anti Covid19, assemblee con sciopero di due ore nelle azienda, attivi dei delegati nei territori, in preparazione dello sciopero di 4 ore per il 5 novembre 2020, a un anno esatto dell’apertura del negoziato.

Nelle prossime giornate saremo impegnati a calendarizzare tutte le iniziative e a programmare un attivo dei delegati della Campania per dare visibilità e forza alle nostre richieste

Fim Fiom Uilm Campania

Napoli, 14 ottobre 2020

 

 

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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