Venerdì, 17 Maggio 2024

Regionali. Coordinamento migranti Fiom: comportamento Salvini grave e indecente. No alle strumentalizzazioni!

“Nella giornata di ieri, nel corso di un’iniziativa promossa in un quartiere bolognese nell'ambito della campagna elettorale per l'elezione del Presidente dell'Emilia Romagna, Matteo Salvini ha citofonato ad un privato cittadino, di origine tunisine, chiedendogli se era solito spacciare sostanze stupefacenti. 

Un comportamento grave, indecente, privo di dignità politica che, per quanto ci riguarda, squalifica ulteriormente l"onorevole" Matteo Salvini e il proprio partito soliti a strumentalizzare il diffuso disagio sociale dei lavoratori e delle lavoratrici, alimentare la contrapposizione tra le persone e la guerra tra poveri, individuando in particolare nei migranti il capro espiatorio su cui costruire la fortuna elettorale e la crescita del consenso proprio e della Lega.

Ancora una volta siamo quindi in presenza di un comportamento ed un linguaggio, di Salvini e del suo partito, volto ad intimidire la parte debole del Paese senza mai avere il coraggio di contrapporsi alle organizzazioni criminali, alle mafie, agli autentici poteri criminosi che pervadono parte dell'economia illegale, droga compresa, e le stesse istituzioni repubblicane come dimostrano anche le recenti inchieste della magistratura. 

 Il Coordinamento nazionale dei migranti Fiom nel continuare il proprio impegno nel contrastare il dilagare degli episodi di razzismo e xenofobia, esprime la propria solidarietà a tutti quei cittadini, lavoratrici e lavoratori, autoctoni e migranti, colpiti in questi mesi dalle strumentalizzazioni politiche della Lega di Matteo Salvini, e delle formazioni politiche di estrema destra”. 

 

Lo dichiara in una nota il Coordinamento nazionale migranti Fiom-Cgil

Ufficio stampa Fiom nazionale

Roma, 22 gennaio 2020

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

Iscrizione Newsletter

Ho letto e accetto Termini e condizioni d'uso e Informativa sulla privacy