Mercoledì, 01 Maggio 2024

Fca diserta il confronto, la Fiom chiede 76 euro d'aumento

Questa mattina presso l'Unione Industriali di Torino una delegazione nazionale della Fiom ha incontrato la direzione aziendale della Cnh, mentre la direzione aziendale di Fca ha disdettato la propria partecipazione
L'incontro programmato al termine del confronto precedente era stato fissato per affrontare nello specifico elementi normativi e salariali utili al miglioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dei due gruppi a partire dalla retribuzione che non può essere risolto con il solo premio annunciato nei giorni scorsi. Anche perché nel corso di questi anni il mancato riconoscimento degli aumenti dei minimi tabellari previsti dal contratto nazionale di settore ha già fortemente penalizzato i lavoratori di Fca e Cnh.
L'assenza e la preclusione al confronto della direzione di Fca deriverebbe da alcune iniziative sindacali di conflitto determinatesi in alcuni stabilimenti su situazioni specifiche.
In realtà si tratta di un alibi per non incontrare e confrontarsi nel merito delle proposte avanzate dalla Fiom a partire da quelle sugli aumenti salariali in paga base per colmare la differenza tra il contratto nazionale di categoria e il contratto specifico.
La direzione di Fca pregiudizialmente esclude la Fiom, nonostante la sentenza della suprema Corte e persegue la scelta di non voler affrontare nel merito le nostre proposte. In questo modo Fca compie la gravissima scelta di ridurre le relazioni sindacali a una cieca alternativa tra subordinazione e scontro, cancellando la libertà di rappresentare e contrattare le condizioni di lavoro. La preclusione pregiudiziale al confronto con la Fiom da parte della direzione aziendale di Fca è inaccettabile e in contrasto con quanto affermato dalla sentenza della Corte Costituzionale.
La Fiom comunicherà formalmente alla direzione aziendale di Fca e ribadirà per iscritto quanto oggi esposto verbalmente alla delegazione della Cnh una richiesta di aumento in paga base per il 3° livello metalmeccanico pari a 76 euro mensili, pari alla differenza intercorrente a parità di livello con i minimi contrattuali di categoria equivalenti.

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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