Mercoledì, 01 Maggio 2024

Fca Pomigliano. Le proposte della Fiom per risolvere i problemi

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Nello stabilimento Fca di Pomigliano, a fronte di un aumento dei volumi produttivi, la direzione aziendale e le altre organizzazioni sindacali hanno deciso di spostare la festività del santo patrono e il rischio è che, come è già accaduto nel corso dello scorso anno, siano “comandati” in straordinario una parte dei lavoratori, mentre un'altra parte continua a lavorare solo per pochi giorni al mese.

Di fatto una parte dei lavoratori è sottoposta ad un'alternanza di straordinari e ammortizzatori sociali, mentre un'altra parte, circa 2.000, sono in contratto di solidarietà da due anni ma non sono stati ancora inseriti nel ciclo produttivo.

La Fiom ritiene che per permettere a tutti i lavoratori di rientrare nel ciclo produttivo occorre organizzare l'attuale produzione su tre turni di 5 ore e mezza ciascuno, con la possibilità di aumentare l'orario qualora si verifichi un picco di mercato.

Per Michele De Palma, responsabile nazionale Fiom del settore automotive, e Franco Percuoco, segretario della Fiom di Napoli, “la proposta che abbiamo avanzato da un lato risponde all'esigenza produttiva e dall'altro permetterebbe a tutti i lavoratori di rientrare finalmente in fabbrica, favorendo una equa distribuzione del lavoro e del salario e mettendo fine alla scelta dell'azienda e dei sindacati firmatari di avere lavoratori comandati allo straordinario e nei giorni di festa e altri impiegati solo pochi giorni al mese”.

“A questi ultimi – continuano – si aggiunge un ulteriore danno salariale, in quanto con i decreti attuativi del 'Jobs act' l’integrazione salariale per chi è in contratto di solidarietà è ridotta del 10% rispetto a un anno fa”.

“A Pomigliano – concludono i sindacalisti – c'è bisogno di aprire una discussione reale: la verità è che tutti i lavoratori dello stabilimento, che tra l'altro hanno raggiunto la medaglia d'oro secondo il Wcm, hanno il diritto di decidere e non essere comandati. Tutti quelli che lavorano al massimo una settimana al mese hanno il diritto di lavorare quanto i primi. Infine, tutti sanno che a Pomigliano i volumi della sola Panda non saturano le ore di lavoro disponibili e che c'è bisogno di un nuovo modello di cui in tanti parlano ma ad oggi non c'è ancora né una data, né un nome. Per la Fiom questi sono i punti da cui ripartire in un confronto serio con la direzione aziendale.”

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 12 gennaio 2016

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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