Venerdì, 29 Marzo 2024

mètaSalute: così non va, RBM mantenga gli impegni

Dal 2018 sono entrati in vigore i nuovi piani sanitari di mètaSalute che, per effetto della gara svolta lo scorso anno, sono gestiti dall’assicurazione RBM.

Per la loro portata, e per la dimensione della platea a cui si rivolgono, è necessario superare rapidamente le criticità che si stanno rivelando sempre più frequenti e che rischiano di pregiudicare gli obiettivi stessi del Fondo, cioè garantire una adeguata, efficace ed efficiente copertura sanitaria integrativa ai metalmeccanici e alle loro famiglie.

La Fiom sta sollecitando la rapida adozione di soluzioni strutturali, le principali delle quali riguardano:

    l’adeguamento della Centrale operativa di RBM, a cominciare dal suo contact center (il tasto 1 del menù indicato dal numero verde del Fondo), per essere in grado di rispondere, nei tempi determinati dal contratto con il Fondo, alla mole di richieste di informazioni e di autorizzazioni che arrivano ogni giorno;

    la modifica della piattaforma informatica dell’Assicurazione per quanto riguarda le procedure da seguire;

    il funzionamento dell’APP Mobile;

    l’aggiornamento delle strutture e dei medici convenzionati, da individuare precisamente anche attraverso la geolocalizzazione;

    l’aggiornamento puntuale delle anagrafiche degli aderenti e dei loro familiari;

    il rispetto scrupoloso dei tempi previsti per la liquidazione dei rimborsi (massimo venti giorni lavorativi).

Per le cure odontoiatriche, RBM sostiene che Previmedical, la società che gestisce strutture e medici convenzionati, ha informato preventivamente gli stessi circa le nuove procedure di autorizzazione, rese necessarie per conoscere l'ammontare delle prestazioni erogate in considerazione dei massimali illimitati in rete, e che occorre allineare le procedure, non essendo più valida l’autorizzazione del piano di cura attraverso una lista di prestazioni predisposta in blocco dal dentista e da questi inoltrata alla centrale operativa.

La Fiom, pur comprendendo che il massimale illimitato richiede un “progressivo puntuale” delle prestazioni erogate, ritiene che l’onere della procedura autorizzativa, prestazione per prestazione, non possa essere scaricato sui lavoratori per le difficoltà che questi possono incontrare nell’adempiervi, così come non può condividere di subordinare i rimborsi per le prestazioni effettuate fuori rete a prescrizioni mediche in precedenza non richieste e non concordate con il Fondo.

La Fiom ha rivendicato nel rinnovo del CCNL la sanità integrativa per tutti e considera di grande importanza, per le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici, che il contratto contenga questa previsione. Nessuna difficoltà, nessun problema può mettere in discussione, nella sostanza, tale risultato.

Risolvere positivamente i problemi che oggi si presentano è la priorità della Fiom, la quale si riserva tutte le iniziative necessarie per garantire ai metalmeccanici quanto stabilito contratto nazionale.

Fiom-Cgil Nazionale

Roma, 13 aprile 2018


La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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