Riva Acciaio. Azienda solida, serve salario non solo cassa integrazione!

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Il giorno 11 dicembre u.s., da remoto, si è svolto su richiesta di Fim, Fiom, Uilm nazionali l’incontro con la direzione del gruppo Riva Acciaio. Incontro di informazione annuale sull’andamento del gruppo.

La direzione ha fornito dati e numeri riguardanti l’andamento economico/finanziario, industriale e occupazionale del gruppo e di settore. L’anno scorso il Gruppo Riva Acciaio ha avuto un risultato economico eccezionale con un utile superiore ai 106 milioni di €. Tale risultato non diverso da quello dell’intero comparto siderurgico italiano, si è comunque manifestato pur in un contesto internazionale e di paese difficile per gli elevati costi di energia e delle materie prime con l’inflazione in crescita in tutta Europa.

Ovviamente la direzione ha precisato che tale risultato sarà difficilmente replicabile nell’anno in corso visto lo scenario globale di guerra e di riassetto degli equilibri politici ed economici internazionali. Il baricentro delle produzioni di acciaio si sta spostando verso l’India e desta comunque preoccupazione l’arrivo nei settori in cui opera l’azienda di acciaio proveniente dal Nord Africa, in particolare modo dall’Algeria.

La FIOM con i suoi delegati ha teso ulteriormente a precisare la situazione dei lavoratori che subiscono pesantemente l’uso degli ammortizzatori sociali. Infatti, tutti i circa 1.000 lavoratori del gruppo multinazionale in Italia subiscono un uso pesante di cassa integrazione che è aumentato nel corso dell’anno, e che in alcuni siti, oggi passati al contratto di solidarietà, potrebbe finirne la disponibilità.

Inoltre, la necessità di ulteriori investimenti e il turnover del personale stanno aumentando la gravosità del lavoro e le problematiche di salute e sicurezza.

In tutti gli stabilimenti, nelle prossime settimane, si dovranno probabilmente rinnovare gli ammortizzatori che andranno in scadenza per garantire retribuzione e continuità lavorativa, per la FIOM e la RSU si dovranno trovare degli accordi per compensare il salario e la maturazione delle ferie.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 14 dicembre 2023

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