CSM. Respinta la posizione dell'azienda, evitare strumenti traumatici

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Comunicato sindacale

 

Si è tenuto presso il ministero dello Sviluppo economico il previsto incontro con Csm.

La Direzione aziendale ha illustrato una situazione pesante dal punto di vista dei conti aziendali che hanno costretto la proprietà a ricapitalizzare e a coprire le perdite.

Il gruppo controllante rappresentato al tavolo ha inoltre detto che senza interventi di risanamento in tempi stretti diventa difficile immaginare ulteriori interventi di sostegno finanziario.

Il piano industriale, che peraltro è stato solo accennato, prevede il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2015, condizione indispensabile per assicurare interventi che nel triennio 2016-2018 riportino Csm a livelli di fatturato desiderabili (35-37 milioni).

Il riassetto della società prevede un riposizionamento delle aree di business non solo nei settori tradizionali ma anche in quello dei servizi e un intervento organizzativo interno con conseguente riduzione certa dei costi.

Per questa ragione hanno annunciato un esubero strutturale di 80-85 unità che intenderebbero affrontare con lo strumento della mobilità.

Le Organizzazioni sindacali hanno respinto unitariamente l’impostazioneribadendo l’importanza della presenza e dello sviluppo di Csm come asset nazionale, che va assicurato con interventi che escludano il ricorso a strumenti traumatici.

Il ministero, valorizzando Csm come ente di ricerca e sviluppo nel quadro della siderurgia italianaha invitato l’azienda ha ricercare strumenti diversi dalla mobilità per gestire la fase di ristrutturazione necessaria.

L’incontro è stato aggiornato al giorno 26 febbraio 2015 alle ore 14 per proseguire la discussione.

Seguirà una informazione dettagliata con assemblee.

 

FIM-FIOM-UILM-FISMIC nazionali

RSU CSM

 

Roma, 17 febbraio 2015