StMicroelectronics. Informativa annuale su carichi di lavoro, livelli occupazionali e investimenti

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Il 20 novembre si è svolta, via web, l’Informativa Annuale richiesta da Fim Fiom Uilm nazionali e dalle Rsu, a STMicroelectronics che era presente con i massimi dirigenti.

Un’occasione importante per fare una panoramica sulla situazione attuale, sui carichi di lavoro, sui livelli occupazionali e, soprattutto, sugli investimenti a cui sono legate le prospettive di STM.

CONGIUNTURA E CARICHI DI LAVORO

Al momento i siti non sono completamente saturi ma si prevede che nel 2021 la situazione dovrebbe migliorare, aspettandosi un mercato in crescita anche se rimane l’incognita della pandemia.

Il 2020 è andato in modo diverso rispetto alle aspettative con cui si era aperto. A incidere, ovviamente, la pandemia e le tensioni commerciali tra U.S.A. e Cina, oltre al calo del mercato dell’auto. La seconda ondata pandemica ha frenato un po’ la ripresa che si stava registrando nel terzo trimestre. STM conferma l’impegno nei 4 settori strategici: automotive, industry, elettronica personale, communication equipment.

Automotive: si è registrato un rimbalzo positivo del settore a livello mondiale che proseguirà anche nel 2021. STM manterrà quote di mercato e un’importante base di clienti sulle applicazioni standard, conservando le produzioni tradizionali che resteranno nonostante l’evoluzione tecnologica del mercato, e puntando contemporaneamente a clienti innovativi e in crescita. L’elettrificazione e la digitalizzazione delle automobili richiedono sempre più prodotti in grado di regolare le sempre maggiori componenti elettriche e digitali, offrendo grandi spazi di mercato per STM. Nelle auto (full electric, plug in e ibride) che verranno sempre più immesse nel mercato aumenterà in modo importante la componentistica di semiconduttori rispetto alle auto a combustione interna, aprendo importanti spazi di applicazione per le tecnologie SiC e in futuro per quelle GaN che garantiscono frequenze più alte e maggior efficienza. Anche la digitalizzazione delle auto garantirà opportunità, che STM sta già cogliendo, sia per quanto riguarda la guida assistita, il positioning (gps), la telematica, ma anche per la cosiddetta “architettura a zone” che consiste in poche centraline localizzate nelle auto: ciò necessiterà di microprocessori e driver più performanti e “intelligenti”.

AMS: il 2020 è stato un anno complicato anche se ci sono ordinativi solidi a partire già dal quarto trimestre e ottime proiezioni già per i primi 6 mesi del 2021 per quel che riguarda analog, mems e sensor. Il Mass Market è sotto pressione anche per come è strutturato visto che si gestiscono 70.000 clienti, medi e piccoli, serviti da un portafoglio prodotti molto grande, fatto da 6.500 tipologie di prodotti. Il trend di crescita è dovuto a uno sforzo continuo su innovazione. Ad esempio, se consideriamo il perimetro dei prodotti analog, il 25% del fatturato è ricavato da prodotti nuovi (con meno 24 mesi di vita). I prodotti di questo settore hanno una vita media lunga e, quindi, ricavare un fatturato pari al 25% del totale da prodotti nuovi è significativo della forza della ricerca e sviluppo. Si è cresciuti non solo sulla telefonia mobile ma anche sui prodotti industriali.

I prodotti AMS servono due macro-trend che rappresentano mercati straordinari che hanno evoluzioni molto rapide, ovvero la sensorizzazione (internet of things) e l’utilizzo intelligente dell’energie (soluzioni power, prodotti di potenza).

Importanti anche la tecnologia per la ricarica wireless dei telefonini, settore in cui è stata sviluppata una nuova famiglia di prodotti e sono stati venduti oltre 300 milioni di dispositivi.

MDG e DMA: sui microcontrollori il mercato è in ripresa. Sulle tecnologie DMA si lavora per agganciare le opportunità che si apriranno attorno allo sviluppo del 5G. I risultati della divisione sono molto buoni e si mantiene una dozzina di clienti molto grossi. STM si conferma leader di mercato per integrazione di tecnologie molto avanzate grazie alla cura di clienti che, a loro volta, sono leader nelle comunicazioni ad alta velocità.

Sono in corso di valutazione tutte le possibilità per entrare nel mercato del 5G, con attenzione particolare all’importanza strategica dei clienti e alla profittabilità.

SITUAZIONE FINANZIARIA E INVESTIMENTI

A livello mondiale, il terzo trimestre 2020 si è chiuso con un fatturato di circa 2,7 miliardi, ma il margine si è ridotto per via delle fabbriche non sature e per la pandemia. Sul finire dell’anno ci si attende di avvicinarsi ai 3 miliardi. L’anno era iniziato con ambizioni diverse, poi un po’ rallentate dalla frenata dell’auto e dalla pandemia. Molto importante, inoltre, che ST continui a puntare su Ricerca & Sviluppo investendo ogni anno più del 15% del fatturato.

Agrate

Prosegue il progetto R3 (300 mm) anche se si sono accumulati ritardi non solo a causa del lockdown (che ha bloccato i lavori sulla struttura) e sono stati ridimensionati i piani di investimento nell’anno (da 1,5 mld a 1,2 mld). Il completamento della struttura civile avverrà comunque entro l’anno con la chiusura ermetica del fabbricato. Queste le tempistiche previste a oggi:

• Entro il 2021: installazione impianti per procedere al move in delle macchine;

• Nella seconda metà del 2022: uscita delle prime fette (prima del terzo trimestre del 2022, R3 non sarà in grado di produrre fette).

I prodotti che verranno realizzati in R3 hanno tempi di qualifica lunghi (anche di 1 anno/1 anno e mezzo per quelli legati all’automotive) quindi non si potrà partire subito a pieno regime. Altri prodotti industrial, invece, hanno tempi più brevi e infatti saranno quelli a venire prodotti da subito (la produzione vera e propria avverrà comunque a partire dal secondo semestre del 2023).

Agrate e Crolles continueranno a lavorare in stretto collegamento visto che in Francia c’è già il 12 pollici. BCD 10, ad esempio, tornerà ad Agrate quando sarà pronta la linea. Una sinergia importante sia per la preparazione che per l’industrializzazione dei prodotti a 12 pollici. L’esperienza maturata in Francia consentirà di far decollare subito R3 ad Agrate. Sulla linea pilota verranno impiegate circa 300 persone. Il personale di R3 sarà composto anche da lavoratrici e lavoratori oggi impegnati in R2 e AG8. Per questo verranno realizzati, in prospettiva, percorsi di formazione e riqualificazione fondamentali a questi passaggi interni. Poi, ovviamente, andranno individuate altre professionalità che un Fab automatizzato e ad alto contenuto tecnologico, come l’R3, richiede.

Catania

Continua l’investimento sul SiC. Si continuerà a investire nel 2021. Tra il terzo e quarto trimestre partirà la generation 3 e si pensa già alla generation 4 e 5. La disponibilità dei substrati è di 150 mm ma appena il mercato darà possibilità di avere fette a 200 mm si farà il salto. A fine 2019 si è chiusa l’acquisizione dell’azienda svedese Nostel (oggi ST Nostel).

Per quanto riguarda il nuovo stabilimento, che produrrà substrati di carburo di silicio, STM sta ancora facendo valutazioni su come implementare l’impianto per poi avere l’approvazione del supervisor del board. Realizzare “in casa” i substrati di SiC serve per rendere sostenibili le produzioni di SiC. I competitors stanno realizzando impianti in zone del mondo dove ricevono contributi. STM ha comunque già acquistato il terreno perché la volontà è realizzare la fabbrica a Catania. Per quanto riguarda le tecnologie GaN, è stata completata la linea a 150 mm. Si tratta, al momento, di grandi sperimentazioni e non di vere e proprie produzioni, anche se già si immagina di implementare e migrare su tecnologie di 200 mm, più aggressive dal punto di vista litografico.

SITUAZIONE OCCUPAZIONALE

Il 2019 si è chiuso con 10.600 dipendenti (questi i siti principali: Agrate 4700, Catania 4400, Castelletto 1000). Il 2020 segue la strada del 2019.

Se consideriamo l’evoluzione degli ultimi anni, il trend occupazionale è sempre stato in crescita:

• 2011-2020: 2173 lavoratori in più.

• 2015-2020: 800 lavoratori in più.

• Nel 2019 sono state assunte 462 persone.

• Nel 2020 sono state assunte 198 persone.

Assunzioni fatte negli ultimi 5 anni:

• ad Agrate 332 persone

• a Castelletto 51 persone

• a Napoli 9 persone

• a Catania e Palermo 497 persone

• ad Aosta 4 persone

• nel Service a Napoli 26 persone (raddoppiando l’organico).

CONSIDERAZIONI FINALI

In generale il quadro è positivo anche se permangono alcune preoccupazioni. In particolare, per quanto riguarda i ritardi nel completamento e nel lancio della produzione di R3, a dimostrazione che anni fa RSU e Sindacato avevano visto giusto nel chiedere con insistenza gli investimenti sul 12 pollici. Se si fosse partiti prima oggi avremmo più certezze. L’investimento in R3 è centrale per il consolidamento e le prospettive di STM nel nostro Paese e auspichiamo si possa recuperare un po’ del ritardo accumulato.

Per quanto riguarda la realizzazione dello stabilimento per la produzione di substrati di SiC a Catania, a cui sono legate diverse assunzioni, continueremo a vigilare affinché il progetto si completi rapidamente, trattandosi di un investimento in grado di assicurare prospettiva al sito catanese con benefici diffusi in tutto il gruppo oltre a rappresentare la conferma della rilevanza dell’Italia nello scacchiere globale. Meritano grande attenzione i cali produttivi, per alcuni versi ormai strutturali, di AG8 anche se, va detto, STM ha fornito rassicurazioni in termini di prospettive confermando investimenti per saturare il Fab attraverso la sinergia con R2 i cui sviluppi sono possibili appunto solo con questo supporto.

Riteniamo molto importante che, nonostante le incertezze della pandemia e l’imprevedibilità del mercato, STM abbia confermato ottimi livelli di investimenti, continuando anche a puntare molto su Ricerca e Sviluppo, settore strategico per allargare il mercato e ampliare la propria offerta tenendola al passo dei veloci cambiamenti tecnologici. Il trend occupazionale è sicuramente positivo.

Nel frattempo, restano aperti con ST due confronti, su ferie solidali (trattativa a buon punto) e su lavoro mobile (dove occorre potenziare l’accordo già esistente e iniziare a ragionare sul periodo post emergenziale, accompagnando il cambiamento culturale necessario), temi per noi fondamentali. Pensiamo che per tipologia di impresa e per la predisposizione all’innovazione, lo smart working sia una strada da percorrere con insistenza, sperimentando anche soluzioni coraggiose, partendo dall’esperienza vissuta durante la pandemia, risolvendo le criticità e massimizzando le opportunità.

Per quanto riguarda il premio di risultato, abbiamo ribadito ad STM la necessità di trovare un meccanismo di compensazione che possa attenuare l’impatto negativo che la pandemia avrà sul montante del premio. Una disponibilità che sarebbe il giusto riconoscimento al grande contributo delle persone in questa fase drammatica.

FIM FIOM UILM NAZIONALI

Roma, Lunedì 23 novembre 2020

 

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