Firema, no alla mobilità obbligatoria

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In seguito dell'accordo firmato presso il Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso mese di Luglio, Firema è stata ceduta a Titagarh Adler Group.

La società subentrante ha assorbito una buona parte dei lavoratori del gruppo, mentre 164 sono rimasti a carico della gestione commissariale che si sta avviando verso la conclusione del suo operato.

Nell'accordo firmato con le organizzazioni sindacali presso il Ministero per lo sviluppo Economico, è stato previsto l'impegno di un graduale assorbimento dei lavoratori rimasti nel bacino in liquidazione, non appena fossero arrivate nuove commesse.

Nella giornata di mercoledì 25 novembre 2015, si è svolto presso il Ministero del Lavoro in Via Fornovo 8 a Roma, l'incontro tra le Organizzazioni Sindacali Nazionali e Territoriali e il Commissario Prof. Stajano per assicurare i dovuti ammortizzatori sociali per i 164 lavoratori in attesa di ricollocazione.

In tale occasione è stato firmato l'accordo per la Cassa Integrazione che darà una copertura di un anno.

La Gestione Commissariale ha annunciato la disponibilità ad aprire procedure di mobilità entro la fine del 2015 per eventuali richieste di volontarietà espressamente richieste.

Con le modifiche apportate dalle ultime disposizioni di legge che aggraverebbero i costi della mobilità, resta ancora da definire tale opportunità per il 2016.

In tal caso, la gestione commissariale si è riservata anche la possibilità di procedere anche unilateralmente richiedendo una mobilità obbligatoria.

A questa eventuale gravissima decisione, le organizzazione sindacali hanno espresso la chiara e netta contrarietà.

Fim Fiom Uilm, si impegneranno ancora per risolvere e fare assorbire tutti i lavoratori alla nuova Titagarh, e preannunciano una richiesta d’incontro presso il Ministero per lo Sviluppo Economico al fine di fare rispettare l'accordo del luglio 2015 e assicurare la piena occupazione.

 

FIM - FIOM - UILM Nazionali

 

Roma, 26 novembre 2015