Venerdì, 19 Aprile 2024

Firema. Rappa e Faticanti: "Con la cessione garantire piano industriale di rilancio, occupazione e salari"

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Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil e Mauro Faticanti, coordinatore nazionale Fiom per il gruppo Firema, hanno rilasciato in serata la seguente dichiarazione congiunta.

 

Si è tenuto nel pomeriggio di oggi al ministero dello Sviluppo economico un incontro informativo riguardo le procedure di cessione di Firema, società in amministrazione straordinaria da giugno 2010.

Nel corso dell'incontro - al quale erano presenti Giampietro Castano per il ministero dello Sviluppo economico, il commissario Ernesto Stajano, rappresentanti delle Regioni interessate, i rappresentanti nazionali, territoriali e i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm - il commissario ha informato della presenza di un'unica offerta d'acquisto del gruppo, che riguarda tutti i siti - Caserta, Milano, Spello (Perugia) e Tito (Potenza).

L'offerta, che deve ancora ricevere il via libera dal Comitato di sorveglianza, è quella che viene da una compagine composta per il 51% dalle aziende campane Mini e Cometav - entrambe con una quota del 25,5 % - dalla piemontese Blutec (newco di Metec e Stola), che "pesa" per il 44% e, per il restante 5%, dalla parmense Wegh.

Il prossimo 24 febbraio prenderà il via il confronto sindacale, con il quale si dovrà provare a raggiungere un accordo prima della scadenza della procedura fallimentare.

La Fiom valuterà la possibilità di un accordo successivamente alla visione del piano industriale dettagliato in tutte le sue parti, che dovrà prevedere adeguati investimenti tesi al rilancio produttivo e industriale di tutti i siti del Gruppo, a partire dalla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e salariali, il mantenimento e rafforzamento della ricerca, sviluppo e ingegnerizzazione dei prodotti. È necessario inoltre che i patti parasociali che regoleranno i rapporti tra le diverse aziende della nuova compagine proprietaria vengano resi noti, siano trasparenti e rispettino la vocazione industriale del piano.

In ogni caso, per quanto ci riguarda, qualunque ipotesi di accordo dovrà prevedere il mandato di tutti i lavoratori interessati, convocando a tal fine assemblee in tutti i luoghi di lavoro.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 16 febbraio 2015

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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