Althea. Acquisizione da parte di F2i può essere occasione di sviluppo, ma attendiamo piano industriale prima di esprimere giudizi

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“Il gruppo Althea è stato acquisito dal fondo F2i Sgr, dopo una lunga trattativa e soprattutto dopo un lunghissimo periodo in cui il cartello «vendesi» affisso sulla società ha prodotto diverse criticità.

Althea che è il principale operatore privato italiano attivo nella gestione integrata di infrastrutture biomedicali a favore di ospedali pubblici e privati, ha avuto grosse difficoltà nel partecipare alle gare d’appalto di rinnovo e di fornitura, proprio perché nel rapporto con i clienti non riusciva a garantire, in un mondo complesso come quello in cui opera Althea, prospettive chiare.

F2i è un fondo italiano, con il 14% di azionariato pubblico, detenuto da Cassa depositi e prestiti, che fa capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per questo è importante capire le finalità dell’acquisizione e le prospettive industriali e occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori in un settore in profonda trasformazione e soprattutto con ingenti investimenti pubblici a partire dal Pnrr.

Come Fiom-Cgil riteniamo importante chiarire quale interesse abbia portato lo Stato a fare questo investimento e quali sinergie siano possibili con le aziende già di proprietà del fondo che fanno attività complementari a quelle di Althea.

Potrebbe essere un’occasione di sviluppo importante in grado di invertire il trend attuale, che vede Althea non particolarmente aggressiva nelle gare d’appalto, con conseguenze sul volume di attività e sull’occupazione complessiva.

Le potenzialità e soprattutto le professionalità ci sono e sono tra le più importanti del settore.
Per la Fiom-Cgil ritornare a crescere deve essere il primo obiettivo sul quale tutti si devono concentrare, a partire dalla nuova proprietà.

Le dichiarazioni fatte, ossia che «il Gruppo intende svolgere un ruolo da protagonista nel necessario ammodernamento tecnologico delle infrastrutture biomedicali […]» vanno in questa direzione, aspettiamo però l’incontro formale per valutare esattamente e condividere poi con i lavoratori il piano industriale che ci verrà presentato.”

Lo dichiara in una nota Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale del Gruppo per la Fiom-Cgil

Ufficio stampa Fiom-Cgil nazionale

Roma, 18 maggio 2022

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