Alpitel: procede il percorso per l’uscita dalla crisi

Stampa

Il giorno 13 gennaio 2023 si è svolto, in modalità telematica, l’incontro tra il gruppo dirigente Alpitel ed il coordinamento nazionale partecipato dalle RSU, dalle strutture territoriali e i rappresentanti nazionali di Fim e Fiom.

Dopo l’apertura della procedura di “composizione negoziata della crisi” e della cassa integrazione straordinaria, il clima di incertezza rispetto al futuro di Alpitel ha determinato un fenomeno di dimissioni volontarie, da parte del personale, che ha determinato 200 uscite al 31/12/2022 attestando l’organico complessivo a 432 unità rispetto alle 648 di inizio 2022.

Un fenomeno preoccupante sia per la sperata ripresa delle attività, dopo la riapertura delle interlocuzioni con TIM, grazie anche all’intervento di FIM e FIOM Nazionale sul MiSE, sia in relazione alle negoziazioni in corso atte a concludere positivamente la procedura negoziale.

Procedura negoziale, il cui closing resta confermato per il 4/04/2023, che procede coerentemente con quanto dichiarato nei precedenti incontri attraverso un recupero di liquidità con la definita vendita di Giubergia, per la quale mancano solo i giorni tecnici per sciogliere la golden power, e sulla valutazione delle proposte per gli immobili e per alcuni asset dell’azienda, sui quali ad oggi esistono 2 manifestazioni di interesse da concretizzare.

Inoltre, la presentazione del previsto piano concordatario di PSC per settimana prossima, permetterà di identificare con chiarezza ulteriori elementi che potrebbero rivelarsi importanti e sostanziali anche per la stessa Alpitel.

Sono in fase preliminare i contatti con 2 distinti soggetti che sono intenzionati a rilevare l’intero gruppo PSC con la chiara volontà di rilanciarlo, gruppo di cui fa parte anche Alpitel.

Persistono invece in questo momento elementi di criticità sulla liquidità aziendale causate da modalità applicative, da parte degli istituti bancari e della stessa TIM, non coerenti con quanto prevede la legge per le aziende in concordato, che stanno continuando a determinare problematiche di gestione operativa, sia sulle maestranze che sulle aziende di sub-fornitura, impattando direttamente la corretta erogazione degli istituti contrattuali (Metasalute-Cometa-Welfare), ma che, per scelta condivisa tra le parti, non hanno incidenza sull’erogazione degli stipendi, dei contributi e sull’impegno sottoscritto sull’anticipo della Cassa Integrazione.

Il Coordinamento, fermo restando l’apprezzamento per le modalità di confronto poste in essere da ALPITEL, funzionali e trasparenti, ha ribadito come occorrano ancora sforzi importanti per riuscire a traghettare l’Azienda e i lavoratori tutti definitivamente fuori dallo stato di crisi ed il recupero di redditività e fatturato deve essere frutto di un lavoro sinergico e che non possa vedere la sola Alpitel essere la vittima di un settore che offre opportunità straordinarie.

In coerenza a tale dichiarazione le Organizzazioni Nazionali hanno nuovamente sollecitato, nel pomeriggi odi ieri, il Ministero del Made in Italy alla convocazione del tavolo ministeriale atto al confronto con TIM, tavolo che abbiamo ribadito essere imprescindibile e necessario convocare nei giorni successivi al confronto che Butti, che ha la delega alle telecomunicazioni, avrà nei giorni 18 e 25 Gennaio prossimi con i gestori della rete, ovvero TIM e OPEN FIBER. 

Fim e Fiom nazionali

Roma, 13 gennaio 2023

Tags: