Si è tenuto oggi l’incontro con l’Azienda, nel quale, in premessa, è stata comunicata una riorganizzazione del servizio Help Desk a partire dal mese di settembre, finalizzata ad una migliore valutazione del servizio da parte dei clienti. Tale riorganizzazione non comporterà variazioni degli orari del servizio e verrà supportata, se necessario, da opportuna formazione degli addetti.
Prima di affrontare l’argomento principale dell’incontro, l’Azienda ha tenuto a precisare che il lavoro agile è l’unico argomento, nell’ambito del contratto integrativo ereditato da Dedalus, per il quale ritiene necessaria una revisione; su questo punto come Fiom abbiamo ribadito che all’interno dello stesso contratto c’era l’impegno ad istituire un premio di risultato, che, dal nostro punto di vista, rimane elemento qualificante e assolutamente centrale della contrattazione integrativa e che va affrontato quanto prima.
Passando al tema dello smart working, pur apprezzando l’apertura di affrontare l’argomento senza chiusure preventive, non possiamo che rilevare l’assoluta distanza tra le parti per quanto riguarda l’idea di utilizzo dell’istituto. Come FIOM abbiamo sottolineato l’importanza dello strumento e come questo abbia permesso all’Azienda di affrontare non solo il periodo pandemico, ma tutti gli ultimi cinque anni senza che fosse minimamente compromessa la sostenibilità e lo sviluppo del business.
Crediamo si debba riconoscere l’impegno di lavoratrici e lavoratori in tal senso e prendere atto che se da una parte sussistono le esigenze tecnico-organizzative aziendali, dall’altra si deve tener conto delle esigenze dei lavoratori e di come la loro vita si sia riorganizzata anche attraverso l’utilizzo dello strumento, che è diventato parte integrante dell’equilibrio lavoro/vita privata di ciascuno.
Riteniamo che si debba affrontare l’argomento con il confronto, ancora più necessario quando le posizioni sono molto distanti, senza arrivare a decisioni drastiche o affrettate, che, come abbiamo già illustrato all’Azienda, potrebbero solo sortire l’effetto negativo di una perdita di fiducia da parte di lavoratrici e lavoratori.
Confidiamo che già dal prossimo incontro, calendarizzato per il 9 luglio, sarà possibile individuare un percorso che avvicini le posizioni, senza preclusioni e prendendo il tempo necessario affinché si trovi un equilibrio che soddisfi entrambe le parti.
FIOM-CGIL NAZIONALE
Roma, 16 giugno 2025