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Italtel: Esito dell'incontro in Assolombarda del 14 settembre 2016

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Mercoledì 14 settembre si è tenuto nella sede di Assolombarda l’incontro fra il Coordinamento Nazionale RSU di FIM-FIOM-UILM, le Strutture Sindacali Territoriali e Nazionali e l’Azienda, in relazione alle seguenti tematiche:

  • Acquisizione di Italtel da parte di Exprivia.

  • Andamento piano di riconversione del personale ex CIGS.

  • Situazione finanziaria Italtel primo semestre 2016.

  • Utilizzo aggiuntivo ammortizzatori sociali per il 2016 e ipotesi per il 2017.

  • Risultati Task Force sui prodotti proprietari.

Secondo l’AD, il processo di acquisizione di Italtel da parte di Exprivia prosegue nei tempi previsti. Entro fine settembre Exprivia avanzerà la proposta vincolante di acquisto che porterà alla firma dei contratti di compravendita e rifinanziamento del debito non oltre il 31 ottobre. Il successivo via libera dell’Antitrust dovrebbe consentire il closing dell’operazione per fine anno.

Le due aziende manterranno una gestione distinta per il biennio 2017/2018.

L’acquisizione porterà Italtel alla revisione del Piano Industriale approvato alcuni mesi orsono, un piano industriale che prevederà sinergie con Exprivia per quanto concerne i settori dell’offerta, della vendita e dello staff. Il piano aggiornato dovrà essere asseverato da professionisti esterni affinché ne attestino la coerenza e l'equilibrio.

La riconversione del personale ex CIGS, (suddivisa in due macro settori: uno tecnico, relativo a certificazione Cisco, l’altro gestionale) ha interessato una platea di 120 lavoratori circa.

Ad oggi, 50 persone hanno ottenuto la certificazione richiesta e sono ritenute pienamente produttive da Italtel. Altre 50 si sono certificate, come previsto dall’accordo del febbraio 2015, sono rientrate al lavoro, ma non risultano collocate in un ambito lavorativo inerente la riconversione conseguita. Di conseguenza, secondo Italtel, non sono strettamente necessarie ai fabbisogni aziendali. Infine, 16 lavoratori o non hanno superato gli esami di certificazione o non hanno aderito alla riqualificazione.

Da parte sindacale si è ribadito che Italtel ha il compito di trovare un lavoro adeguato alle competenze acquisite per tutti i lavoratori che hanno rispettato quanto loro richiesto, in termini di impegno nello studio e nel superamento degli esami, valutando inoltre, caso per caso, la situazione dei 16 lavoratori non riqualificati. Per questo entro il mese di settembre sono previsti incontri territoriali per valutare in modo approfondito queste situazioni.

Fim Fiom e Uilm e il coordinamento nazionale delle RSU ritengono fondamentale il pieno successo del piano di riconversione delle persone e su questo obiettivo si svilupperà il massimo impegno.

L’andamento economico del primo semestre 2016 vede un raggiungimento parziale degli obiettivi che Italtel si era prefissata: in particolare il fatturato è attestato a 160 milioni di euro (previsione 180) con una proiezione per fine anno di 469 milioni (rispetto ai 480 previsti). Italtel lamenta difficoltà dovute ad alcuni clienti che, nel corso dell’anno, hanno rallentato nei pagamenti, non hanno riconosciuto in pieno gli sforzi aziendali e non hanno confermato per il futuro attività di “respiro” che potrebbero incidere positivamente sui conti. In alcuni casi, inoltre, per poter ottenere commesse da parte dei clienti, Italtel ha proposto soluzioni a un prezzo inferiore a quanto preventivato (con margini di guadagno a loro volta in ribasso).

Per questo motivo l’AD ha avanzato la richiesta di ulteriori giornate di CDS da qui a fine anno, uno smaltimento delle ferie, un aumento dei CDS per le 16 persone non riqualificate (l’Azienda ipotizza il 70%).

Per il 2017 Italtel propone da un lato un aumento generalizzato della percentuale del CDS che passerebbe, come media aziendale, dal 12% attuale ad un 16-17% (con percentuali variabili al 12, al 30, al 70% in funzione dell’area di appartenenza). Verrebbe inoltre confermato ancora per un altro anno la sospensione degli istituti aziendali attualmente “congelati” dall’accordo del 2015, alla quale si aggiungerebbe la disdetta del terzo elemento, tentativo già respinto lo scorso anno.

Il Sindacato NON è disponibile in nessun modo a trattare sulle proposte aziendali, che siano al di fuori di quanto concordato nell’accordo del 12 febbraio 2015 presso il MiSE, tanto più in mancanza di un quadro d’insieme che permetta di comprendere cosa accadrà una volta ridefinito l’assetto societario e in considerazione del fatto che i tagli preventivati sembrano ricondurre più a un tentativo di armonizzazione delle dinamiche salariali di Italtel (portandole al livello di Exprivia) piuttosto che a un’esigenza dettata unicamente dall’andamento finanziario della società.

Fim Fiom e Uilm richiederanno nei prossimi giorni un incontro al MISE e uno con Cisco, per avere maggiore chiarezza sul suo ruolo come azionista.

Infine, la Task Force sui prodotti proprietari, sta svolgendo il lavoro per il quale è stata creata. A livello di risultati si dovrebbe avere nel 2016 un aumento del fatturato che passerebbe dai 42 milioni del 2015 ai probabili 56 di quest’anno, inferiore comunque ai 63 preventivati. Sui 56 milioni conseguibili pesa l’incertezza relativa ad alcuni accordi non chiusi, in particolare con due società di TLC russe.

Per lunedì 3 ottobre è previsto un incontro, sempre in Assolombarda, nel quale proseguirà il confronto azienda-sindacati.

 

FIM, FIOM, UILM Nazionali

Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel

 

Roma, 15 settembre 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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