Giovedì, 18 Aprile 2024

Italtel: primo incontro in Assolombarda sui CDS

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Giovedì 29 ottobre si è svolto in Assolombarda il primo incontro tra Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali, il Coordinamento delle Rsu e la Direzione aziendale. L’AD ha dichiarato che l’Azienda rispetterà quanto previsto dall’accordo del 12 febbraio scorso, pertanto tutte le persone ancora oggi in CIGS rientreranno al lavoro a gennaio 2016.

I lavoratori dichiarati eccedenti dall’Azienda - è bene ricordarlo - sono 150, circa 30 in più degli attuali cassintegrati che sono 120 nell’intero gruppo. Il debito di Italtel è ancora alto, 183 ML€ netti. Proprietari di Italtel (cioè i detentori del debito) sono ancora le banche.

Per assorbire gli eccedenti, oltre alla riduzione di una serie di istituti di secondo livello, l’accordo dello scorso febbraio prevedeva la CIGS per il 2015 e l’utilizzo dei CDS per il 2016. Il CDS che verrà applicato a partire dal prossimo anno è quello previsto dalla nuova normativa entrata in vigore il 24 settembre (Jobs Act, D.Lgs. 14 settembre 2015 sul riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro) .

Con la nuova legge è stato introdotto per i CDS un tetto uguale a quello per la CIGS. Questo vuol dire che da un punto di vista economico non ci sarà più differenza nell’utilizzare i CDS o la CIGS e la perdita economica per i lavoratori sarà dunque molto più alta.

Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto all'azienda di trovare una soluzione che salvaguardi le retribuzioni, agendo sulla percentuale di riduzione d'orario o trovando altre forme di integrazione economica.

L’Azienda ha preso atto della richiesta ma ha dichiarato di avere delle difficoltà ad intervenire economicamente al fine di evitare il danno che avranno i lavoratori per effetto della nuova legge. La sua proposta è quella di fare due fasce di CDS: attorno al 15% di riduzione d'orario per la stragrande maggioranza dei lavoratori e una percentuale più alta per le persone in CIGS che non si certificheranno entro il 2015 (certificazione CISCO e Gestionale). Questi lavoratori passeranno alla percentuale di CDS che faranno tutti gli altri colleghi quando conseguiranno la certificazione.

L'azienda intende differenziare l'applicazione dei CDS per i motivi già espressi nella comunicazione dell’AD alle organizzazioni sindacali: la direzione aziendale sta investendo sulla formazione delle persone in CIGS, tutti i lavoratori fanno sacrifici e pertanto tutti sono chiamati a fare la propria parte. L'azienda ha richiesto inoltre di applicare il CDS di tipo orizzontale.

Fim, Fiom e Uilm e i delegati del coordinamento hanno espresso la loro più netta contrarietà rispetto all'applicazione dei CDS in orizzontale. Per superare l’impatto della perdita economica legata ai nuovi CDS si potrebbe istituire un premio che usufruisca della detassazione e il CDS dovrebbe vedere una percentuale di riduzione d'orario inferiore al 15%. Questi due punti sono IRRINUNCIABILI per Fim, Fiom e Uilm che intendono contrattare le condizioni migliori possibili per i lavoratori.

Sulle certificazioni Cisco e Gestionali, bisogna sapere che tutti devono fare la loro parte e impegnarsi per conseguirle: un conto è non farcela, un conto è invece non partecipare o addirittura non provarci nemmeno. Fim Fiom e Uilm hanno comunque segnalato all'azienda che alcuni corsi sono partiti con grande ritardo e che quindi questo non si può ritorcere contro i lavoratori. Questo ha comportato che non tutti hanno avuto lo stesso tempo a disposizione per prepararsi agli esami.

In base alla nuova normativa entro il 23 novembre bisognerà tentare di trovare un accordo sui CDS, poi ci sarà una settimana di tempo per presentare la domanda al Ministero del Lavoro.

I prossimi incontri con l’azienda sui CDS sono previsti il 10 e il 16 novembre.

Rispetto alla situazione aziendale l'AD ha dichiarato che l'andamento di Italtel è buono, la marginalità è migliore rispetto al 2014 - del 12-13% in più - ma ovviamente a pesare molto sul fatturato sarà, come sempre, l’ultimo trimestre dell’anno.

Sulla vendita/nuovo azionariato, la situazione è aperta e sempre in movimento con il possibile interesse di soggetti industriali nazionali (supportati però da fondi) e il fondo turnaround “che è ancora in cantiere”. Entro fine mese è previsto un incontro al MiSE per fare il punto della situazione.

Fim, Fiom e Uilm ritengono grave che la nuova legge sugli ammortizzatori sociali rischi di peggiorare le condizioni di lavoratrici e lavoratori che già hanno pagato un prezzo altissimo. Nell'incontro previsto presso il Mise Fim, Fiom e Uilm chiederanno nuovamente che venga applicata, per l'Italtel, la vecchia norma, visto che l'accordo quadro che prevedeva l'utilizzo dei contratti di solidarietà è stato sottoscritto a febbraio 2015, prima delle modifiche peggiorative.

 

FIM, FIOM, UILM NAZIONALI

Coordinamento Nazionale RSU Italtel

 

Roma, 4 novembre 2015

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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