Italtel: sciopero riuscito, aspettiamo la proposta dell'azienda

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Venerdì 9 gennaio, lo diciamo senza facili entusiasmi perché la strada è tutta in salita, è stata una bella giornata.

Lo sciopero generale del gruppo Italtel, indetto dal Coordinamento Nazionale delle RSU e da FIM, FIOM, UILM Nazionali è stato un successo.

Merito, non c’è dubbio, soprattutto delle lavoratrici e dei lavoratori, persone straordinarie, che hanno reagito con dignità alla presa di posizione dell’Azienda, che ha disdetto unilateralmente gli accordi di secondo livello.

Venerdì 9 gennaio l’astensione dal lavoro in tutte e tre le sedi è stata totale.

Nei giorni precedenti, le assemblee, lo sciopero di due ore, i cortei interni, sono stati molto partecipati.

Al presidio dei lavoratori di Castelletto ha partecipato tutto il Coordinamento nazionale, le strutture sindacali territoriali, le segreterie nazionali, i sindaci del territorio, alcuni tra assessori, consiglieri provinciali, consiglieri regionali, deputati e senatori oltre la stampa e mezzi di informazione (radio e TV). Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato al presidio, rimanere uniti è fondamentale per cambiare le cose.

In Assolombarda, replicando alla richiesta sindacale di ritirare la disdetta degli accordi, atto inaccettabile e provocatorio, l’Azienda ha motivato la scelta come necessaria ed inevitabile per lo stato grave di indebitamento in cui si trova Italtel e per il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’omologa.

Per l’Azienda la CIGS a zero ore e la disdetta degli istituti di secondo livello avrebbe fatto risparmiare ad Italtel 10 ML€. Il nodo vero è che l’indebitamento causato dagli azionisti non potrà essere colmato da continui tagli. Tra l’altro è apparso chiaro che questa richiesta di disdetta unilaterale degli accordi è arrivata non dal management ma dalle banche creditrici!

In questo momento - grazie alla mobilitazione dei lavoratori – l’Azienda ha dichiarato di aver capito la difficoltà in cui ha messo Fim Fiom Uilm e tutto il coordinamento e ha proposto un percorso di negoziazione che partirebbe dalla SOSPENSIONE della disdetta degli accordi in maniera retroattiva.

Lunedì 12 Italtel dovrebbe inviare una lettera contenete la proposta. Verificheremo con le assemblee dei lavoratori la proposta, nel frattempo continueremo a portare avanti la mobilitazione.

Come Fim Fiom e Uilm e coordinamento nazionale chiederemo un incontro urgente a Unicredit, la banca che è il maggior azionista di Italtel, e al sottosegretario allo sviluppo economico con delega alle Telecomunicazioni. Un'Italtel continuamente strozzata dai debiti non può avere prospettive e un Governo che nei giorni scorsi ha proposto un piano di investimenti importante per portare la banda ultralarga in tutto il paese, deve intervenire per consentire alla maggiore azienda di telecomunicazioni italiana di poter dare il suo contributo allo sviluppo delle telecomunicazioni in Italia.

 

Lunedì 12 gennaio 2015 in tutte e tre le sedi, dalle 15.30 alle 16.30 si terranno le assemblee informative con sciopero e poi corteo interno e uscita.

 

FIM-FIOM-UILM Nazionali

Coordinamento Nazionale RSU Gruppo Italtel

 

Roma, 12 gennaio 2015