Alcatel Lucent Trieste. Raggiunta una positiva ipotesi d'accordo. Ora la parola ai lavoratori

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All'alba di stamattina è stata raggiunta un'ipotesi d'accordo presso il ministero dello Sviluppo economico sulla cessione dello stabilimento produttivo Alcatel Lucent di Trieste alla multinazionale americana Flextronics.

Nell'ipotesi, sottoscritta, oltre che da Fim, Fiom e Uilm anche dalle organizzazioni sindacali del lavoro in somministrazione Felsa, Nidil e Uiltemp, si prevede che Alcatel Lucent cederà alla Flextronics per i prossimi cinque anni, rinnovabili per ulteriori cinque, i diritti esclusivi per il 100% dei prodotti ottici. La Alcatel Lucent garantirà nei prossimi tre anni volumi produttivi che impegneranno il 75% della forza lavoro in essere alla fine del 2014, ovvero 507 su 676 addetti. Il resto delle attività, portate da Flextronics, satureranno il restante 25% della monodopera, con fluttuazioni possibili di più o meno il 15%. La Flextronics ha assunto inoltre l'impegno di non procedere a licenziamenti collettivi almeno per tutto il quinquennio di durata dell'accordo commerciale. La Flextronics si è impegnata inoltre ad assumere a tempo indeterminato, entro il primo settembre 2015, cento lavoratori che oggi lavorano con contratto di somministrazione lavoro, in una posizione equivalente ed un inquadramento analogo a quello odierno. A parità di mansione verranno assunti i lavoratori con più anzianità e gli verrà riconosciuta un'anzianità di servizio pari alla somma di tutti i periodi lavorati (ci sono lavoratori che hanno accumulato più di dieci anni di anzianità di servizio). Per eventuali assunzioni future i lavoratori somministrati in forza avranno il diritto di precedenza.

Per Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom, "è un'ipotesi positiva di accordo che fornisce una garanzia occupazionale per il prossimo quinquennio e consente la stabilizzazione di una parte dei lavoratori che da troppi anni lavorano a Trieste con contratto di somministrazione. Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee e la prossima settimana si darà la parola alle lavoratrici e ai lavoratori con il referendum".

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 23 giugno 2015