Marcegaglia Buildtech Sesto, l'assenza della Regione Lombardia. Mirco Rota (Fiom): 'Quanto valgono le parole dell'Assessore al Lavoro Valentina Aprea?'

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“Nella vicenda relativa alla chiusura dello stabilimento Marcegaglia Buildtech di Sesto San Giovanni stupisce l'atteggiamento dell'assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Lombardia Valentina Aprea”, dichiara Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom Cgil degli stabilimenti dell'azienda.
“E' allucinante constatare – aggiunge Rota - come il futuro dei 169 lavoratori dello stabilimento di Sesto San Giovanni sia appeso a un filo e, dopo, che la rappresentante della Giunta Maroni si era spesa a rassicurare gli stessi a seguito di un incontro con Emma Marcegaglia intercorso nel luglio scorso, oggi si assista alla sua assenza da qualsiasi tavolo nella vertenza e dal dibattito sul tema”.
“Viene da chiedersi allora se le parole dell'assessore Aprea, che pure aveva definito positivo quell'incontro ed elogiato il piano di razionalizzazione delle risorse, in cui si rassicurava circa il mantenimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali nel territorio lombardo, abbiano solo avuto mero valore propagandistico. Valgono solo per Marcegaglia. Oppure sono valse a ingraziarsi l'attuale guida dell'Eni?”, precisa il segretario regionale della Fiom Cgil Lombardia.
'Tutti gli enti locali interpellati hanno risposto presente all'appello delle organizzazioni sindacali territoriali: le esternazioni degli assessori alle attività produttive dei comuni di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, su cui ricade in larga parte il sito produttivo Buildtech hanno escluso la possibilità che l'area possa cambiare destinazione d'uso e quindi essere soggetta a speculazione immobiliare e finanziaria”, puntualizza Rota.
'Da ultimo anche l'Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del comune di Milano Cristina Tajani ha fatto sentire la propria solidarietà ai lavoratori, esprimendo la propria contrarietà all'ipotesi di trasferimento delle attività produttive a Pozzolo Formigario, in provincia di Alessandria. In tutto questo, l'interlocutore più titolato ad aver voce in capitolo nella vicenda si è tirato indietro, assiste defilato in separata sede, senza spiegare i motivi di questo suo distacco', ribadisce il segretario dei metalmeccanici lombardi.
Ora, la domanda sorge spontanea. È mai possibile assistere alla fuga dalle responsabilità di un assessore che aveva incassato la disponibilità di Marcegaglia a rivedere le strategie per le realtà produttive in Lombardia. Perché l'assessore non fa pressione sul management Marcegaglia o ricorda gli impegni assunti allora? Diversamente verrebbe da dire che le parole di Valentina Aprea e i comunicati pieni di tronfia soddisfazione di allora, si siano sciolti come neve al sole e tramutati in un silenzio imbarazzato e imbarazzante. Un silenzio che però incide sulle vite dei tanti lavoratori degli impianti Marcegaglia sparsi nel territorio, che in quelle parole avevano creduto, al pari delle organizzazioni sindacali. Perché chi sarebbe più titolato a spendere una parola in questo senso, dopo essersi così, esposto, non sente la necessità di fare chiarezza rispetto alla propria posizione? Teme forse uno smacco? Cosa ne è stato del suo impegno in prima persona? Sono questi gli interrogativi che vorremmo semplicemente porre all'attenzione della dottoressa Aprea, che però si trincera dietro un insistente silenzio e non si degna minimamente di rispondere, rifiutando qualsiasi forma di dialogo”, conclude Rota.

Sesto San Giovanni, 2 maggio 2014