Ansaldo Breda e Ansaldo Sts: no alla svendita senza garanzie industriali e occupazionali

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Il coordinamento nazionale Fiom di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts riunito a Cervia il giorno 26 gennaio 2015 conferma il giudizio negativo già espresso dalla Fiom nazionale sulla decisione di Finmeccanica di cedere alla Hitachi le attività dei due gruppi.

In tale scelta si confermano tutte le preoccupazioni espresse in merito alle scelte di politica industriale di Finmeccanica e di prospettive industriali per quanto riguarda il futuro delle aziende coinvolte. Con questa cessione il nostro paese perde un altro dei settori strategici come quello del trasporto e del segnalamento ferroviario, in secondo luogo mancano conferme e rassicurazioni dal versante del futuro industriale di Ansaldo Breda visto che non viene prefigurato nessun investimento aggiuntivo da parte di Hitachi, oltre ciò si confermata la mancanza di risposte positive per il sito di Carini (Palermo) e sono annunciati esuberi per altre 170 unità.

la Fiom nazionale e il coordinamento nazionale Fiom di Ansaldo Breda e Sts confermano le proprie contrarietà e si impegnano a respingere questa operazione che si configura come una svendita di un pezzo strategico del patrimonio industriale del paese e senza una tutela occupazionale e prospettiva industriale.

Per questi motivi la Fiom nazionale ritiene necessaria una campagna di informazione con i lavoratori di tutti i siti per verificare tutte le azioni da mettere in campo per scongiurare i rischi connessi alla svendita di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts.

 

Coordinamento Ansaldo Breda e Sts

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 2 marzo 2015