Althea. Primo incontro dopo acquisizione da parte del Fondo F2i, in attesa del piano industriale

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Si è tenuto il primo incontro tra la direzione Risorse umane, l’amministratore delegato, il coordinamento sindacale RSU e le O.O.S.S. (Fiom, Uilm, Fim). L’AD ha aperto l’incontro informando i presenti del risultato ottenuto con l’acquisizione di Althea Italia Spa da parte del fondo F2i, sottolineando l’uscita da un fondo come Permira ad un fondo che già al suo interno gestisce clienti nel campo delle infrastrutture sanitarie.

L’acquisizione, secondo l’azienda, permetterà di dare stabilità in termini occupazionali e di business nel tempo e permetterà ad Althea di svolgere un ruolo da protagonista nell’ammodernamento delle infrastrutture biomedicali di cui il nostro sistema sanitario, nel suo complesso, ha urgente necessità (dato l'elevatissimo tasso di obsolescenza delle apparecchiature mediche) e nella trasformazione digitale della sanità considerati gli investimenti del PNRR.

L’azienda ha anche comunicato alcune previsioni sui risultati del 2021 che vedono una diminuzione del fatturato, per effetto delle gare perse, un passivo 2021 uguale all’anno precedente e un miglioramento nei pagamenti verso i fornitori.

Come Fiom-Cgil, abbiamo richiesto un approfondimento ulteriore al fine di avere dati e documenti presentati formalmente e non verbalmente, per avere una corretta rappresentazione della situazione aziendale, integrandola con i dati delle assunzioni e delle cessazioni dei rapporti di lavoro nel corso dell’anno, della formazione effettuata, degli investimenti e tutto quello che può correttamente rappresentare al meglio la situazione attuale e quella di prospettiva. Inoltre abbiamo richiesto la presentazione a breve di un piano industriale che chiarisca gli obiettivi aziendali alla luce dell’ingresso del fondo.

Abbiamo inoltre sottolineato l’importanza di dover incentivare all’interno del gruppo la formazione professionale (al momento non all’altezza della situazione) e una corretta gestione delle risorse che tenga conto della professionalità e dell’esperienza ottenuta nel tempo dal personale tecnico.

Infine è stato richiesto all’azienda di non disperdere nei cambi di appalto professionalità che lavorano da anni in azienda ma di utilizzare un metodo di job crossing tra le 4 business unit, per dare soluzioni ai lavoratori e rafforzare l’azienda.

Per dare un giudizio più strutturato sulla situazione, attendiamo il prossimo incontro e la presentazione del piano industriale, nel frattempo sarà importante anche attivare il percorso di armonizzazione dei trattamenti per avere all’interno dell’azienda personale che a pari livello e professionalità abbia gli stessi trattamenti.


Fiom-Cgil nazionale

Roma, 14 giugno 2022

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