Gruppo Ferroli. Vertenza in salita: Incognita ammortizzatori sociali

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Si è svolto oggi 20 aprile, presso il Ministero dello Sviluppo Economico il programmato incontro per la verifica sullo stato della vertenza relativa al Gruppo Ferroli.

Il quadro emerso è decisamente preoccupante.

Il lavoro sul piano industriale non ha prodotto avanzamenti tali da far cambiare il giudizio già espresso nell’incontro precedente.

L’ipotesi di costituzione di un’impresa cooperativa per la gestione delle attività fusorie a San Bonifacio ed il recupero di una missione produttiva del sito di Cento di Ferrara dedicata alla logistica ed alla ricambistica, pur rappresentando elementi di novità, hanno un impatto assolutamente marginale sugli esuberi previsti.

Gli investimenti legati ad una nuova linea di produzione e gli interventi di riorganizzazione su quelle esistenti non sono ancora sufficientemente delineati e non consentono di valutare, ad oggi, se e quanto incideranno sui 600 esuberi nei diversi stabilimenti.

A rendere il quadro ancor più preoccupante è il versante relativo agli ammortizzatori sociali.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha riaffermato che i criteri e le condizioni per accedere alla Cigs, definiti con la nuova legislazione, escludono il gruppo Ferroli da tale possibilità.

Solo una modifica legislativa, resa tanto più urgente da una condizione che accomuna Ferroli a tante altre realtà, può consentire di accompagnare un nuovo piano industriale con la proroga della Cigs.

Allo stesso tempo il MiSE ha rinnovato la disponibilità a linee di finanziamento su innovazione di processo e di prodotto sollecitando anche la definizione di un Accordo di Programma tra le regioni interessate ed a riconvocare le parti.

La delegazione della Fiom-Cgil ha espresso una forte preoccupazione sullo stato della vertenza e ha deciso di convocare per il giorno 3 maggio p.v. la riunione del coordinamento del Gruppo Ferroli per una valutazione più approfondita e per assumere tutte le iniziative utili a sostenere una positiva soluzione della vertenza stessa.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 20 aprile 2017