Giovedì, 28 Marzo 2024

Roma, 5/6 dicembre 2012. Diritti al lavoro. Sciopero generale

 Diritti al lavoro

Fermiamo l'accordo separato tra Fim Uilm e Federmeccanica

 

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5/6 dicembre 2012 otto ore di sciopero generale dei metalmeccanici con manifestazioni regionali in tutta Italia

 

Lunedì 22 ottobre 2012, dopo il primo incontro del 1 ottobre, si è svolto un'ulteriore incontro con Federmeccanica sullo stato dei rapporti sindacali nella nostra categoria nel quale è emersa la volontà di Federmeccanica di rigettare la proposta della Fiom in alternativa agli accordi separati, per un accordo unitario, della durata di un anno, per il lavoro e per un'industria di qualità ambientalmente sostenibile.

 

Federmeccanica ha deciso di escludere il sindacato più rappresentativo, la Fiom, proseguendo una trattativa separata con sindacati minoritari quali sono Fim e Uilm, di trattare con il Fismic, un sindacato che esiste solo negli stabilimenti Fiat nonostante la Fiat sia fuori da Federmeccanica e dal CCNL, di fare un accordo separato con l'Ugl, sigla sindacale di scarsa rilevanza tra i lavoratori metalmeccanici.

 

Federmeccanica continua a violare l'accordo del 28 giugno 2011 che prevede, come chiede la Fiom, la definizione di regole sulla rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali che possono sottoscrivere il CCNL valido per tutti i lavoratori e prevede la legittimità a negoziare per le organizzazioni sindacali che superano il 5% di iscritti e nel voto nei rinnovi della RSU.

 

Federmeccanica, con il sostegno di organizzazioni sindacali che non raggiungono neppure la soglia del 5%, estende il modello Fiat a tutte le aziende metalmeccaniche, mette in discussione l'esistenza stessa del Contratto Nazionale e rifiuta la proposta avanzata dalla Fiom, il sindacato maggiormente rappresentativo tra i metalmeccanici, proposta che vuole affrontare la gravissima crisi che colpisce i lavoratori e le aziende metalmeccaniche attraverso un aumento salariale defiscalizzato per tutte le lavoratrici e i lavoratori, una politica degli orari a salvaguardia dell'occupazione a partire dal ricorso ai contratti di solidarietà, politiche industriali a salvaguardia del settore e delle imprese metalmeccaniche.

 

Federmeccanica esclude la Fiom e prosegue gli incontri separati con coloro che hanno accettato di discutere la sua piattaforma:

 

- a fronte di decine di migliaia di licenziamenti e di chiusure di fabbriche, con l'aumento della disoccupazione, della precarietà, del ricorso continuo alla cassa integrazione vogliono, con questa trattativa separata, aumentare l'orario di lavoro giornaliero e settimanale, vogliono aumentare lo straordinario obbligatorio a 250 ore annue creando ulteriore disoccupazione.

 

- mentre tutti ormai sanno, e riconoscono, che i lavoratori stanno attraversando una gravissima emergenza salariale, che i nostri salari sono tra i più bassi in Europa e non sono più sufficienti a garantire il potere d'acquisto per i beni di prima necessità, intorno a un tavolo intendono discutere di come non pagare ai metalmeccanici i

 

minimi salariali garantiti dal Contratto Nazionale e di come introdurre in azienda ulteriori deroghe ai diritti tutelati dai contratti e dalle leggi.

 

- Fim e Uilm sono disponibili a mettere in discussione il pagamento dei primi tre giorni di malattia e contemporaneamente nelle assemblee si dimenticano questo tema e propongono ai lavoratori di iscriversi alla sanità integrativa in un fondo nazionale a cui devolvere quote di salario; propongono di sostituire le prestazioni pubbliche con una assistenza sanitaria contrattuale tutta da verificare mentre le imprese chiedono la restituzione di un diritto contrattuale certo e in vigore come il pagamento della malattia.

 

La Fiom non accetterà un accordo separato e a perdere per i metalmeccanici, che peggiora le condizioni salariali, di vita e di lavoro, e metterà in campo tutte le iniziative e le lotte necessarie per contrastare e rendere inapplicabile nelle fabbriche lo smantellamento del contratto nazionale.

 

Diciamo no a Federmeccanica partecipando allo sciopero generale del 5/6 dicembre 2012 per la democrazia, il contratto, il reddito, l'occupazione

 

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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