Sirti: prospettive e preoccupazioni per la recente acquisizione

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In data 10 novembre 2016, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro tra la Sirti rappresentata dal nuovo Amministratore Delegato dott. Roberto Pisa con il Coordinamento Rsu assistite da Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali relativamente all’avvenuta acquisizione da parte di Pillarstone piattaforma finanziaria creata da KKR credit del 100% del capitale di Sirti.

L’Amministratore Delegato ha illustrato i termini dell’acquisizione e dell’investimento che ammonta a circa 25 milioni di euro con la possibilità di accedere ad ulteriori 12/13 milioni di euro a fronte di programmi di investimento utili al rilancio dell’azienda accollandosi l’intera esposizione della Sirti stessa.

Il programma di rilancio si dovrà misurare nell’arco di circa 5 anni, indicando inoltre che questo intervento pur di natura finanziaria ha evitato il default dell’azienda stessa.

Le potenzialità offerte dal mercato consentono con l’impulso dato dagli investimenti previsti nel settore delle telecomunicazioni (banda larga, ecc) nel settore dell’energia e nelle infrastrutture del settore ferroviario, di prevedere la possibilità di una crescita della Sirti con un numero consistente di assunzioni indicato in circa 300 unità.

Il piano prevede il rafforzamento di tutte le linee di attività che la Sirti con particolare riferimento al settore tlc, ma anche nel settore energia attraverso l’acquisizione di competenze e requisiti esterni, nonché il settore ict che impiega circa 300 unità per il quale va definita una strategia che gli consenta una crescita virtuosa.

Una particolare sottolineatura è stata svolta relativamente al settore trasporti per il bagaglio di conoscenze e di potenzialità che le attività di ricerca ed di sviluppo realizzate a Genova sul tema della sicurezza.

L’Amministratore Delegato ha poi indicato come necessario un incremento dell’efficienza e della produttività come condizione per competere nel mercato per mantenere la leadership della Sirti in ragione anche della presenza di nuovi operatori anche stranieri e su questo tema ha aperto la disponibilità alla realizzazione di un nuovo PdR.

Il Coordinamento Rsu e le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato la preoccupazione per quanto concerne le caratteristiche della nuova proprietà, che essendo di natura finanziaria possa puntare alla massimizzazione del profitto anche realizzando delle vendite di attività, oppure comprimendo le condizioni dei lavoratori o anche disattendendo il rispetto delle norme sulla sicurezza, pur essendo consapevoli che il salvataggio della Sirti era la condizione minima per un suo rilancio.

Inoltre hanno riaffermato che non saranno disponibili ad operazioni che realizzino la vendita di pezzi di attività e che vigileranno sulle condizioni di lavoro e che si apprestano a varare una piattaforma per il rinnovo contratto integrativo aziendale disdettato dall’azienda ed in ogni caso sottoscritto 14 anni fa.

 

Fim, Fiom, Uilm Nazionali

 

Roma, 15 novembre 2016