Semitec. Parte la lotta

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La Semitec sta perdendo la bussola, se mai ne abbia avuta una.

Oltre al cambio frequente degli amministratori delegati, che di volta in volta rappresentano piani industriali che vengono smentiti dai fatti.

Oltre alla riduzione consistente del fatturato, oltre all'utilizzo della Cigs, oltre all'utilizzo del subappalto, nell'ultimo incontro l'azienda ha ritirato la possibilità di un accordo sul possibile efficientamento e riduzione dei costi di gestione, sulla base di un documento dalla stessa predisposto.

Allo stato di agitazione con relativo sciopero dichiarato dalle OO.SS. Nazionali, unitamente al Coordinamento Rsu fortemente partecipato, l'Azienda ha inviato ai territori una comunicazione facente riferimento ai servizi pubblici essenziali; peraltro procedura mai attivata dall'Azienda, così come previsto dalla legge, comandando un numero di lavoratori che superavano abbondantemente l'eventuale dubbia necessità di rispondere ai servizi pubblici essenziali.

Per ultimo, in alcuni territori, l'Azienda intende praticare unilateralmente le linee di una nuova organizzazione del lavoro e i conseguenti trattamenti economici in deroga a quanto previsto dal Ccnl e dal contratto integrativo.

Pertanto si diffida l'Azienda di intraprendere strade che porterebbero alla denuncia per comportamento antisindacale e alla messa in discussione degli accordi sugli ammortizzatori sociali.

Nel contempo si dichiara lo stato di agitazione in tutto il territorio nazionale con il blocco dello straordinario e le necessarie articolazioni territoriali.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 24 aprile 2015