Venerdì, 29 Marzo 2024

Alpitel rispetti il contratto nazionale e il ruolo del coordinamento

Nella giornata di ieri 30 maggio 2022, l’Azienda ha unilateralmente inviato due comunicazioni a tutti i dipendenti inerenti la gestione delle presenze e l’individuazione degli interventi sul campo senza preventivamente comunicare il contenuto delle stesse alle organizzazioni sindacali.

Tale prassi è in totale discontinuità rispetto ai corretti rapporti che sino a ieri hanno contraddistinto le relazioni industriali in Alpitel.

Ci auguriamo che questo scivolone sia dovuto al depauperamento delle figure preposte a tali tematiche e non sia una deriva delle prassi in uso in PSC, perché se così dovesse essere, troverebbe l’intero coordinamento sindacale pronto a mettere in campo ogni azione necessaria ad impedire ogni possibile disconoscimento di corrette relazioni tra le parti.

Sul merito di quanto presente nelle 2 comunicazioni è opportuno che Alpitel sappia che le stesse non sono coerenti con quanto previsto nella normativa vigente e dal CCNL, pertanto, se non oggetto di un accordo sindacale, le stesse non possono essere applicate nei modi indicati dall’azienda.

Oltretutto ricordiamo che il contratto integrativo Alpitel, che normava in passato tali temi, è stato disdettato da PSC pochi mesi dopo l’acquisizione di Alpitel e quindi anche i contenuti presenti all’interno dello stesso non sono più esigibili.

Se vi è un’esigenza di rilevare le presenze invitiamo Alpitel ad applicare quanto le norme prevedono o a raggiungere un accordo con il Coordinamento Nazionale, pertanto quanto previsto nella procedura indicata da Alpitel nelle email del 30 maggio sindacalmente NON HA VALIDITA’ e di conseguenza i lavoratori potranno NON APPLICARLA.

Sul tema inerente la rendicontazione dell’inizio e fine degli interventi specifichiamo che tale attività deve essere effettuata all’interno dell’orario di lavoro e pertanto, se dovrà essere applicata tale procedura, i lavoratori dovranno espletarla all’interno delle 8 ore previste da contratto.

Gli eventuali disagi o disallineamenti che impatteranno gli appuntamenti programmati non potranno essere addebitati agli operatori e non potranno essere oggetto di contestazione agli stessi.

Riteniamo che tali procedure non siano utili a risolvere i problemi legati alla discutibile organizzazione del lavoro, che è già stata oggetto di confronto tra le parti negli incontri precedenti, e chi  ha pensato e successivamente scritto tali procedure poco conosce il  lavoro dei tecnici sul campo che già oggi, con grande responsabilità e forte senso di appartenenza, vanno ben oltre “le procedure” per traguardare gli obiettivi assegnati.

Al fine di condividere le azioni da mettere in campo mercoledì 8 giugno è stato convocato il Coordinamento Nazionale FIM e FIOM.

Ci auguriamo che quanto prima si possa riaprire un confronto coerente con le corrette relazioni industriali e che non vi siano in futuro ulteriori “scivoloni” o azioni unilaterali.

FIM, FIOM NAZIONALI

Roma, 31 Maggio 2022

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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