Softlab. Serve un futuro per le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo

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Il 2022 inizia con tutte le domande del 2021 ancora senza risposta: quando partirà il progetto industriale in Campania? Quali le attività sulle quali scommette il gruppo? Quale futuro in sostanza attende le lavoratrici e i lavoratori che da più di un anno vedono accavallarsi cessioni di ramo senza chiarezza sul piano industriale?

L’unica certezza, in un contesto nel quale come norma ormai tardano anche il pagamento dello stipendio o delle tredicesime, è il continuo ricorso alla cassa integrazione. 

Da lunedì 10 infatti scatteranno ulteriori 13 settimane di cassa su tutto il territorio nazionale.

Tra le risposte che mancano anche quelle più facili che si presuppongono in un qualsiasi esame di cassa integrazione: l’azienda infatti si rifiuta di condividere durante l’esame congiunto anche l’andamento delle commesse e quindi della cassa nei vari territori. 

Il 13 è già convocato un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico perché non si può più aspettare: è arrivato il momento di capire se ci sono o meno i presupposti di solidità nel gruppo ed un cronoprogramma realistico che implementi l’avvio delle attività ancora in attesa ed un piano industriale che dia risposte convincenti al resto delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo. 

Per questo lunedì saranno convocate su tutti i territori le assemblee con lo scopo di condividere con le lavoratrici e i lavoratori la loro più ampia partecipazione e sostegno al tavolo di confronto che si terrà a Roma il 13 gennaio.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 5 gennaio 2022

 

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