Oracle: stop ai licenziamenti individuali

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Nel corso dell'incontro presso Assolombarda dello scorso 24 Luglio,la direzione del personale Oracle Italia ha presentato alle OOSS l'informativa annuale in termini di Analisi e Bilancio dei Risultati Aziendali dell'anno fiscale appena concluso.

A fronte di un risultato complessivo estremamente positivo dell'Azienda, sono state identificate aree di criticità di fatturato all'interno delle varie Line of Business (Licenze, Sistemi e Servizi) per le quali non è comunque stato preventivato attualmente alcun piano di riduzione, rendendo a questo punto ancor meno comprensibili le recenti lettere di licenziamento inviate ad alcuni colleghi.

Per quanto riguarda la panoramica sull'andamento della Occupazione, il numero dei nuovi assunti (50) coincide più o meno con quello dei colleghi che hanno lasciato Oracle (55) tra cui un numero non precisato di dimissionari incentivati.

Il totale alla data è quindi di 1069 dipendenti di cui 226 donne: appare evidente non solo la percentuale assoluta bassa della forza lavoro femminile, ma anche che il numero delle donne aumenti man mano che i livelli diminuiscono, evidenziando una disparità di genere nei ruoli di responsabilità.

Le OO.SS. hanno evidenziato come l'unico momento in cui si manifestano delle relazioni sindacali è l'informativa annuale, mettendo in luce le continue scelte unilaterali dell'azienda in ambito riorganizzativo e occupazionale.

Particolare risalto è stato dato alle ormai frequenti scelte dell'azienda nei vari siti di procedere a licenziamenti individuali attraverso la legge Fornero o usando esodi incentivati senza alcun coinvolgimento delle RSU.

Usare la leva del denaro, mettendo i Lavoratori nella condizione di esplicito ricatto, altrimenti si paventa il ricorso al licenziamento individuale, è un atteggiamento immorale per una Azienda leader mondiale nel settore, che non conosce al momento alcun problema dal punto di vista finanziario.

Utilizzare impropriamente un articolo di legge, insieme all'innalzamento dell'età pensionabile prodotta dalla stessa, è la riprova di quanti danni stia provocando una riforma che ha avuto come solo scopo di rendere tutti i Lavoratori più precari e ricattabili.

Ritenendo ormai insopportabile tale iniziativa da parte dell'azienda, le OO.SS. hanno deciso di rendere pubblico ad ogni livello  compreso quello Istituzionale, il comportamento della direzione Oracle, rilevando che non vi è alcun precedente analogo nelle altre Aziende dello stesso settore.

Infine se le dichiarazioni in una recente intervista da parte dei massimi vertici della multinazionale, nella quale viene affermato che le risorse che hanno una età anagrafica superiore ai 50 anni dovranno essere valutate rispetto alla loro reale utilità, corrispondessero al vero, ci troveremmo velocemente ad un processo di riorganizzazione con scenari del tutto imprevedibili.

A seguito di quanto sopra esposto, al ritorno dalla pausa estiva, si terranno assemblee informative nelle quali insieme ai Lavoratori verranno definite le opportune iniziative da mettere in atto.

 

FIOM NAZIONALE

 

Roma, 31 luglio 2014

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