Giovedì, 28 Marzo 2024

Intecs: Azienda sorda alle richieste di istituzioni e sindacati

 

Ora tavolo aperto al Mise su piano industriale e futuro per i lavoratori aquilani

 

Il 9 gennaio si è tenuto l'incontro presso il Mise tra la direzione aziendale della Intecs SpA, le Organizzazioni sindacali e le Regioni interessate dalla presenza dei principali siti della società, a partire dalla Regione Abruzzo.

Benchè avessimo chiesto formalmente all'azienda di non procedere con i licenziamenti fino all'apertura del tavolo ministeriale, il giorno 22 dicembre sono state inviate le comunicazioni ai lavoratori, aggiungendo alla tragedia della perdita del posto di lavoro anche la beffa delle complicazioni connesse con il periodo festivo.

L'Amministratore Delegato ha rappresentato al tavolo una situazione societaria in termini industriali e finanziari assai delicata, sia per la scarsa visibilità delle commesse nei segmenti di mercato storici per la società, ovvero spazio, railway, automotive, sia perchè, già all'interno di una procedura ex art. 67 della legge fallimentare sul risanamento aziendale, è attualmente impegnata ad accedere ad una procedura di concordato attraverso l'art.182 ter dagli esiti non scontati.

Dentro questo quadro la dismissione del centro ricerche di L'Aquila ha rafforzato la preoccupazione per la tenuta della società a medio lungo termine, già emersa durante i numerosi incontri presso l'Unione industriale di Roma.

Le organizzazioni sindacali e tutte le istituzioni presenti, a partire dal Ministero e dalla Regione Abruzzo, hanno chiesto alla direzione aziendale la disponibilità a revocare i licenziamenti riattivando per ulteriori sei mesi il Contratto di solidarietà scaduto a settembre, con l'impegno di costruire durante questo periodo soluzioni condivise, dal trasferimento dei lavoratori aquilani presso le altre sedi all'individuazione di attività telelavorabili, fino alla ricerca di soggetti industriali interessati ad investire sul territorio e a non disperdere le professionalità del polo tecnologico.

L'azienda ha detto di non avere margini e ha ribadito l'operatività dei licenziamenti.

Riteniamo gravissima questa decisione, che riconferma l'inaffidabilità dell'azienda e la sua assoluta mancanza di rispetto per lo sforzo fatto da tutte le parti presenti al tavolo nell'interesse dei lavoratori coinvolti.

Al termine dell'incontro il Ministero ha in ogni caso accolto la nostra richiesta di mantenere aperto il tavolo per un confronto periodico sull'andamento delle attività anche alla luce della grave situazione debitoria e delle azioni messe in campo per affrontarla.

Nello stesso tempo il Ministero ha dato disponibilità a continuare l'interlocuzione con le Organizzazioni sindacali e la Regione Abruzzo per individuare soluzioni e percorsi capaci di recuperare il patrimonio di competenze e professionalità rappresentato dai lavoratori e dalle lavoratrici di L'Aquila.

 

Fim, Fiom e Uilm nazionali

 

Roma, 10 gennaio 2018

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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