Exprivia. Apertura della procedura di Cigo

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Venerdì scorso 28 Marzo, si è svolta la riunione congiunta tra le RSU e OO.SS. delle sedi di Roma e Milano, Assolombarda, Confindustria Bari e l’azienda Exprivia per l’esame congiunto previsto dal CCNL a seguito dell’apertura della procedura di Cassa Integrazione da parte dell’Azienda.

All’apertura dell’incontro, l’Azienda ci ha comunicato che:

Le RSU e le OO.SS. delle varie sedi coinvolte hanno avanzato le seguenti richieste:

L’azienda ha risposto che:

Da parte nostra abbiamo fatto presente che il fatto che un’azienda come Exprivia, con migliaia di dipendenti, che non riesca a sostenere l’anticipo della cassa integrazione per sole 90 persone lancia un forte segnale di allarme.

Inoltre abbiamo fatto notare che poiché più del 90% dei lavoratori (oltre 1.750 persone) è stato messo in smart working, senza percepire il buono pasto del valore di 7 euro, questo genera per l’azienda un saving mensile di diverse centinaia di migliaia di euro, che l’azienda potrebbe impiegare per l’anticipo degli stipendi ai lavoratori in cassa integrazione

La risposta dell’azienda su questo punto è stata ancor più sorprendente perché ci ha risposto che tali risorse sono state utilizzate per acquistare le dotazioni di sicurezza per l’emergenza Coronavirus!!!

Abbiamo replicato all’azienda che, pur con tutte le spese intraprese per sanificare le sedi e per fornire alla popolazione aziendale DPI e strumenti per lo smart working, ha comunque diminuito e diminuirà le normali spese mensili, generando un risparmio molto superiore per l’azienda rispetto all’anticipo di cassa integrazione per i lavoratori che verranno coinvolti, e che ci sarebbero margini per prevedere anche un minimo di integrazione.

L’azienda ha inoltre rifiutato anche la nostra ulteriore proposta di iniziare ad anticipare almeno la CIGO per il mese di Marzo, adducendo come motivazione il fatto che siccome si tratterà di pochi giorni lavorativi, secondo le loro stime gli importi complessivi degli stipendi non dovrebbero subire una significativa diminuzione.

Ovviamente nessuno di noi pensava che sarebbe stato un incontro facile e risolutivo di tutte le questioni poste, ma proprio in virtù della situazione eccezionale, francamente ci saremmo aspettati quantomeno una risposta positiva relativamente all’anticipazione da parte dell’azienda del pagamento degli stipendi per i lavoratori posti in Cassa Integrazione.

Al momento l’unica promessa che siamo riusciti a strappare è stato un aggiornamento su base settimanale sull’evolversi della situazione e, OVVIAMENTE, la richiesta di comunicazioni tempestive riguardo qualsiasi mutazione in positivo o negativo delle decisioni che saranno prese.

Per quanto ci riguarda, ribadiamo al momento il nostro totale disaccordo sulle azioni intraprese perché riteniamo che non volgano al bene sia finanziario, ma anche psicofisico dei lavoratori, né al bene dell’azienda.

Abbiamo anticipato all’azienda che queste modalità operative turbano la tranquillità di tutti i lavoratori, soprattutto quelli in commessa che nonostante tutte le difficoltà tengono in piedi l’azienda e abbiamo ricordato che per le aziende come la nostra è fondamentale il commitment dei dipendenti.

Riteniamo che proprio per il lavoro che svolgiamo, che si basa per una percentuale molto alta sulle competenze personali, l’azienda dovrebbe avere più riguardo rispetto alle risorse tutte. L’azienda è forte se noi lavoratori siamo forti, e una perdita di fiducia da parte dei lavoratori si tradurrebbe senza ombra di dubbio in una sconfitta per l’azienda.

Noi non ci arrendiamo

RSU Exprivia Roma Tintoretto

RSU Exprivia Roma Bufalotta

RSU Exprivia Milano Castelletto

RSU Exprivia Milano Valtorta

RSU Exprivia Molfetta

RSU Exprivia Trento

RSU Exprivia Vicenza

Roma, 30 marzo 2020

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