Exprivia. Una “one company” condivisa

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Mercoledì 24 Maggio si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro fra FIM, FIOM e UILM nazionali e territoriali, le RSU del gruppo, e l’Amministratore Delegato dott. Domenico Favuzzi sulla situazione relativa all’acquisizione di Italtel da parte di Exprivia s.p.a.

L’incontro era stato richiesto dalle OO.SS., anche a seguito dei licenziamenti operati da Exprivia Telco & Media in maniera unilaterale, allo scopo di comprendere le ricadute sull’occupazione dell’operazione Italtel.

In merito allo stato dell’acquisizione di Italtel, il dott. Favuzzi ha confermato la ferma volontà di chiudere l’operazione nel più breve tempo possibile anche per agganciare la pur flebile ripresa e “cavalcare l’onda del mercato”. A tal proposito ha preannunciato che si è conclusa la fase relativa al reperimento dei fondi, escludendo che tra i finanziatori vi siano fondi di investimento, e che entro giugno si aspetta, a valle dell’approvazione da parte dei soci di Italtel, ed in particolare delle banche, di arrivare alla conclusione dell’impegno vincolante tra le parti.

In particolare, il piano dovrebbe prevedere due fasi: nei primi tre anni le due società (Exprivia ed Italtel) rimarranno distinte e collaboreranno in maniera sempre più sinergica, mentre tra il 4° ed il 6° anno Exprivia avrà la facoltà di predisporre un piano di integrazione tra le due realtà. Fermo restando che, se tale integrazione non dovesse essere posta in essere, a partire dal 6° anno Italtel potrà attivare un processo di vendita sul mercato. E’ stato chiarito che in tal caso, Exprivia potrà essa stessa partecipare alla vendita ma in alcun modo potrà essere forzata in tal senso.

Il dott. Favuzzi ha quindi anticipato che proprio in vista della seconda fase del piano di acquisizione che prevede l’integrazione di Italtel in Exprivia sarà a breve presentato al CdA di quest’ultima un progetto di fusione delle principali realtà del gruppo in Exprivia s.p.a., che pure manterranno strutture verticali differenziate (Exprivia Telco & Media, Exprivia Healthcare ed Exprivia Digital Financial Solutions in prima battuta, Exprivia Enterprise Consulting ed ACS presumibilmente in una seconda fase). Mentre resteranno fuori dal perimetro della cosiddetta “one company” sia le società estere che le società partecipate, come Spegea.

Anche alla luce di questo progetto l’A.D. di Exprivia ha confermato la disponibilità al confronto con le OO.SS. per arrivare a definire assieme alla controparte un accordo integrativo di gruppo.

Per quanto riguarda le ricadute sull’occupazione, il dott. Favuzzi ha voluto precisare che il gruppo Exprivia, sebbene uscito da poco da un anno difficile, è di nuovo in una fase espansiva sul piano occupazionale. Quindi, pur non prevedendo ricadute negative sull’occupazione relativamente all’acquisizione di Italtel, ha osservato che il processo di integrazione dovrà essere improntato ai criteri di efficienza ed efficacia, ed in particolare che occorrerà procedere, laddove necessario, ad un bilanciamento delle competenze, in particolare attraverso la riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori potenzialmente sovrapponibili (come ad esempio nell’area staff). Da questo punta di vista l’A.D. di Exprivia ha sottolineato come, dopo un anno che ha visto il sostanziale dimezzamento delle ore di formazione, per il 2017 sono state previste 24.000 ore, ovvero 4.000 in più di quelle fatte nel 2015.

In merito alla vicenda dei licenziamenti in Exprivia Telco e Media, pur rivendicando la legittimità degli strumenti normativi e procedurali usati e sottolineando l’esiguità numerica dei provvedimenti adottati anche rispetto al solo contesto della sola società controllata, incalzato dalla controparte, il dott. Favuzzi ha riconosciuto il difetto di comunicazione e di interazione con la parte sindacale, che se coinvolta tempestivamente e preventivamente avrebbe potuto suggerire, secondo quanto sostenuto dalla stessa, l’utilizzo di strumenti diversi per conseguire l’obiettivo di efficienza ed efficacia, che a detta dell’azienda aveva ispirato il ricorso alla legge Fornero.

A questo proposito, le OO.SS. e le RSU presenti hanno lanciato una sfida all’azienda: quella di condividere maggiormente in futuro con i sindacati ed i rappresentanti dei lavoratori le scelte ed anche le eventuali difficoltà, prima di ricorrere a scelte traumatiche ed unilaterali. L’A.D. di Exprivia ha quindi dichiarato con convinzione di essere pronto a raccogliere tale sfida.

L’incontro si è quindi concluso con l’intervento della rappresentante del MISE che ha sottolineato come per il Ministero la collaborazione tra la società e la parte sindacale sia di estrema importanza anche, ma non solo, in vista dell’acquisizione di Italtel da parte di Exprivia ed ha quindi accolto da questo punto di vista con favore l’impegno in tal senso dell’A.D. dott. Favuzzi di confrontarsi preventivamente sul piano industriale.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

 

Roma, 26 maggio 2017

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