Gruppo Engineering. Informativa annuale

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Si è tenuto lo scorso 6 luglio, presso la sede di S. Martino della Battaglia a Roma, l'incontro per l'informativa annuale, prevista dall'art. 8 del CCNL, tra Coordinamento, Fiom Fim e Uilm nazionali, Direzione aziendale e Amministratore Delegato del Gruppo Engineering, preceduta il giorno prima dalla riunione del coordinamento Fiom.

Nella prima parte l'Amministratore delegato ha comunicato gli esiti dell'Offerta di Pubblico Acquisto lanciata da Mic Bidco sulle azioni Engineering, che si è conclusa con l'acquisizione della maggioranza del Gruppo da parte dei due Fondi di investimento che ad essa fanno capo, Apax VIII e NB Renaissance. Il Gruppo attualmente non è più quotato in borsa, e secondo quanto riferito dall'Amministratore delegato può contare su un patrimonio finanziario più solido per affrontare le strategie di penetrazione nei mercati non domestici del settore informatico. A tal proposito ci sono state comunicate l'avvenuta acquisizione di un'azienda tedesca che occupa circa 400 addetti, e l'intenzione dei nuovi investitori di mettere in campo iniziative di valorizzazione del Gruppo, con investimenti infrastrutturali (l'acquisto e il potenziamento dell'ex Data Center di Torino) e tecnologici nei settori del “cloud” e delle “smart city”.

Come Fiom-Cgil abbiamo chiesto elementi più puntuali in merito al piano industriale, anche in ragione del profilo squisitamente finanziario dei nuovi proprietari, ma l'azienda non ha fornito risposte in grado di indicare una visibilità di breve-medio periodo.

Sono state ufficializzate per contro due operazioni di riassetto societario a brevissima scadenza.

Una prima procedura sarà aperta l'ultima settimana di agosto (e sarà operativa dal 1° ottobre) per conferimento di attività da Eng II ad Eng MO: interesserà circa 660 lavoratori e comporterà una difficile armonizzazione tra i due contratti aziendali, considerato che quello di MO contempla trattamenti di minor favore per i dipendenti soprattutto in tema di reperibilità. Inoltre, essendo stata motivata con esigenze di efficientamento complessivo, alla nostra richiesta di garantire per tutti i lavoratori che passeranno, compresi quelli coinvolti in attività a più basso contenuto tecnologico, la permanenza all'interno del Gruppo l'azienda non ha risposto in modo tale da escludere le preoccupazioni del caso.

La seconda procedura, tecnicamente analoga, partirà ad ottobre: sarà effettiva dal 1 gennaio 2017, riguarderà tra i 70 e i 100 lavoratori che da Eng II passeranno a Eng Tributi per implementare e diversificare le attività attualmente svolte presso i Comuni i relativamente ai tributi locali verso settori innovativi come le smart cities a più alti margini di redditività.

L'Amministratore Delegato ha concluso la presentazione auspicando che il Governo metta mano a provvedimenti in grado di favorire il turn over con i dipendenti neoassunti (con lo sgravio contributivo finché è stato corrisposto al massimo importo, rispolverando l'apprendistato dopo il ridimensionamento operato sullo sgravio dall'Ultima Legge di Stabilità) attualmente bloccato dalle rigidità imposte dalla Riforma Fornero.

A seguire si è svolto l'incontro sindacale con il Responsabile del personale.

Come Fiom-Cgil abbiamo posto tutte le questioni discusse e condivise nel nostro Coordinamento il giorno precedente:

Sul complesso di queste questioni le risposte dell'azienda, al di là di una generica disponibilità all'accordo sul lavoro flessibile, tutta da verificare sul merito, hanno confermato le preoccupazioni emerse nel corso della discussione del giorno precedente.

Come Fiom-Cgil valuteremo nel merito le procedure che sono state preannunciate al momento dell'apertura (il 7 e il 19 settembre per quanto riguarda il passaggio ad Eng MO), prestando la massima attenzione alla garanzia dei diritti, di tutti gli elementi salariali e al mantenimento degli attuali livelli occupazionali, e decidendo insieme al Coordinamento l'eventuale sottoscrizione dell'esperita procedura.

Infine, anche in previsione delle discussioni che ci vedranno impegnati a predisporre la piattaforma per il rinnovo del Contratto integrativo il prossimo anno, promuoveremo assemblee in tutte le sedi per informare sulle ricadute industriali ed occupazionali delle operazioni annunciate e per scongiurare il rischio che il riassetto societario massimizzi i profitti scaricando tutti i costi sui lavoratori.

 

Fiom nazionale

 

Roma, 13 luglio 2016

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