Agile ex Eutelia. Confermate le condanne in Cassazione. Fiom: “estradare Samuele Landi”

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La Corte di Cassazione ha confermato le condanne a 8 anni e a 6 anni e 6 mesi inflitte dalla Corte di Appello di Roma a Antonangelo Liori e Claudio Marcello Massa. Si conclude così una fase del processo per la bancarotta di Agile srl.
Queste condanne – che si vanno ad aggiungere a quelle già emesse, a seguito di patteggiamento, a carico di Fenu, Cammalleri, Piccinni, Pizzicchi e Raimondo Landi -  ormai definitive e irrevocabili, porteranno i responsabili del crack dietro le sbarre.
Purtroppo l'ex amministratore delegato dell'azienda, Samuele Landi, risulta ancora latitante – a Dubai – seppur già condannato in secondo grado. È necessario che si proceda alla sua estradizione affinché tutti i responsabili paghino effettivamente per gli illeciti commessi.
Per la Fiom-Cgil oltre al fatto che finalmente è giunto a conclusione il processo con la condanna di tutti i protagonisti, è fondamentale aver stabilito per la prima volta, con una sentenza della Suprema Corte, il principio che i lavoratori vengono riconosciuti come soggetti danneggiati nei processi per bancarotta e possono avanzare un diritto autonomo di costituirsi parte civile nel processo penale per la tutela dei loro diritti, sia di natura patrimoniale (tutte voci di danno diverse ed ulteriori da quelle che può far valere il curatore o il commissario giudiziale), sia di natura morale inteso come le sofferenze psico-fisiche derivanti dall’illecita delle condotte poste in essere dagli imprenditori e/o amministratori o comunque soggetti che, a vario titolo, contribuiscono al dissesto di un'azienda con ripercussioni sul lavoro e sulla dignità dei dipendenti.
Avendo sancito questo principio e riconoscendo ai lavoratori questo diritto, abbiamo fatto un passo in avanti sulle tutele che possono far valere in un giudizio penale i lavoratori. Ovviamente questa decisione, che riconosce la responsabilità degli imputati, apre la strada ai futuri risarcimenti civili.
Il risultato è stato raggiunto grazie alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori che sono partiti con l’occupazione dell’azienda per difendere il lavoro e impedirne lo svuotamento delle attività. Come Fiom continueremo a lottare al loro fianco per trovare soluzioni al danno più importante subìto, la perdita del posto di lavoro e del reddito.
Un ringraziamento particolare va, da parte della Fiom e dei lavoratori, al collegio dei legali che ci ha assistito fin dal primo momento, e in particolare all’avvocato Marika Ballardin del foro di Roma.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 8 novembre 2018