Leonardo Divisione Cyber. Sicurezza del dato, una Divisione in crescita

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Nella giornata del 28 Luglio si è tenuto l’incontro della Divisione Cyber di Leonardo alla presenza delle Direzioni Corporate e di Divisione con il Coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM.

L'Azienda nell'esposizione è partita dal consuntivo degli indicatori economico-finanziari per l'anno 2021, i quali sono tutti positivi.

Il 2021 ha registrato un aumento degli ordini di circa il 70% , un 9% di ricavi e una crescita significativa su EBITA.

L'Azienda nella sua esposizione ci ha presentato una Divisione in crescita rispetto all’anno precedente, con un posizionamento in Europa e l’ apertura verso i Paesi del Golfo, guardando con attenzione al Medio Oriente.

L’azienda si è posta l’obiettivo di diventare leader a livello nazionale nel settore della sicurezza dei dati, player Europeo per il trattamento sicuro, l’affidabilità e la valorizzazione dei dati critici, leader sul mercato domestico per le soluzioni di monitoraggio degli ecosistemi critici.

La divisione Cyber si colloca bene nel mondo della Difesa, rafforzando il suo rapporto con il Ministero della Difesa e con le forze armate, nel mondo civile si posiziona sulle infrastrutture quali trasporti, porti, aeroporti.

Ancora, la Divisione Cyber guarda al tema salute ( telemedicina, fascicolo elettronico) e all’agricoltura sempre ragionando sulla digitalizzazione.

La nota importante, evidenziata nell’esposizione, riguarda l’organico che complessivamente nella Divisione Cyber è di 1832 di cui 1625 nella Divisione Cyber Italia, con 151 assunzioni, tra diretti e somministrati, fatte nel 2021.

Per quanto riguarda il PDR, è stato raggiunto il 99,88% della quota di premio associata all’EBITA, con il raggiungimento del risultato nella misura compresa tra l’85% e il 100%.

Come FIOM, abbiamo posto all’azienda il tema dei lavoratori somministrati che nonostante da anni e per anni svolgano la stessa attività dei lavoratori Leonardo, contribuendo al raggiungimento dei risulti per la Divisione Cyber, continuano a vivere una condizione di precarietà, vedendosi negare istituti contrattuali (come indennità, welfare, metasalute) e di come questo non può essere affrontato solo con le centellinate stabilizzazioni.

L’azienda su questo tema si è impegnata a rafforzare il percorso delle stabilizzazioni anche a fronte del fatto che è sempre più difficile e complicato reperire sul mercato alte professionalità, ma anche per provare a fronteggiare le fuoriuscite volontarie ( nel 2021 circa 23).

Come FIOM-CGIL, abbiamo ribadito all’azienda che subito la pausa estiva e, nel mese di settembre, dovrà aprire un confronto con i territori e le RSU per fare un punto sulle assunzioni, sulle stabilizzazioni, sulle aziende fornitrici.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 29 luglio 2022

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