Leonardo Bu Elettronica Italia. Una BU con una tenuta nella pandemia non deve essere razionalizzata

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Nella giornata del 29 luglio u.s., si è tenuto l’incontro della Business Unit Elettronica Italia di Leonardo alla presenza delle Direzioni Corporate e di BU con il Coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM.

L'incontro con la Direzione della BU Elettronica Italia, è stato preceduto dall'illustrazione dell'over view della Divisione Elettronica di Leonardo da parte dell'Ing Pieralli. La rapida esposizione ha visto confermare l'assetto della Divisione, definito nel corso degli anni precedenti, con le 4 BU attualmente presenti, e la fusione per incorporazione di Vitrociset S.p.A in Leonardo, presumibilmente all'inizio del 2022, con la maggior parte delle attività che confluiranno nella Lob CS3 della BU Electronics Italia.

La Divisione complessivamente ha tenuto rispetto agli indicatori economico-finanziari, nonostante la pandemia ancora in corso, con un leggero aumento degli ordini, un modesto calo dei ricavi e una flessione dell'EBITA rispetto all'anno 2019.
La Divisione Elettronica continua a rappresentare la prima Divisione all'interno del Gruppo Leonardo con attività per 4 Miliardi di € e gli oltre 13.000 addetti, dei quali oltre 7.000  nei 22 siti italiani.
Gli obiettivi prefigurati da parte dell'Azienda sono quelli di diventare leader in Europa nell''Elettronica per la Difesa, la crescita nel mercato USA e un'ulteriore acquisizioni di fette di mercato a livello internazionale.

Le ricadute e l'andamento per la BU Elettronica Italia sono sostanzialmente anch'esse di tenuta, nonostante tutti gli indicatori  economico-finanziari (Ricavi-Ordini-EBITA) siano in leggera flessione, confermando tuttavia una ripresa per il 2021.
Altrettanto i volumi e i carichi di lavoro in tutti settori della Divisione sono confermati e per alcuni siti in aumento.
La strategia aziendale per la BU italiana è quella del consolidamento degli attuali mercati rispetto a programmi europei e internazionali, con l'obbiettivo di diventare leader mondiale nel settore dei radar navali e terrestri.

L'azienda ha confermato che gli investimenti nell'anno in corso vedranno completare gli sviluppi parzialmente ritardati nello scorso anno a causa della pandemia, e nuovi finanziamenti volti a intercettare programmi europei, e alcuni investimenti focalizzati sui programmi strategici con particolare attenzione a ciò che potrebbe derivare e venire acquisito dal piano nazionale governativo legato al PNRR.

Il quadro cautamente positivo nella BU va consolidato e non razionalizzato, e in quest'ottica abbiamo chiesto come FIOM-CGIL se le dichiarazioni a mezzo stampa dei mesi scorsi, rispetto a una razionalizzazione dei siti presenti sul territorio nazionale fosse ancora una priorità.

L'Azienda non ha nè confermato nè smentito l'eventuale possibilità, rispondendo che Leonardo sta valutando le condizioni e le eventuali opportunità in fase di studio.

Essendo ormai ricorrenti questi indiscrezioni da alcuni anni, come FIOM-CGIL abbiamo chiesto che eventuali operazioni, oltre ad un preventivo confronto con il Sindacato, non vadano nella direzione di una esclusiva razionalizzazione dei siti italiani per una pura logica finanziaria, al contrario per ciò che è stato rappresentato serve rilanciare gli stessi con nuovi prodotti e gli investimenti necessari per lo sviluppo degli stessi.

Infine abbiamo chiesto che dopo la chiusura estiva riprenda, il confronto con il coordinamento nazionale di FIM-FIOM-UILM sul tema sopra citato, e che contemporaneamente a livello di sito si apra una discussione con le RSU e le strutture territoriali al fine di riconoscere ai lavoratori lo sforzo profuso in piena pandemia.
Nella fase attuale di ripresa non servono azioni unilaterali che distolgano l'unico impegno che le Parti dovrebbero condividere: rilanciare la più grande BU presente nel Gruppo Leonardo.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 2 Agosto 2021

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