Venerdì, 19 Aprile 2024

Atitech. mancato rispetto degli impegni previsti nel piano industriale

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Sono passati 24 mesi dalla firma dell’accordo sulla cessione di Capodichino da parte dell’ex Finmeccanica ad Atitech Manufacturing, riguardante i 178 lavoratori che operavano nel sito.

Il piano industriale allegato all’accordo prevedeva:

  • investimenti di 12 milioni di € per rendere idonei i capannoni ad ospitare grandi aerei da revisionare;

  • incrementi di volumi produttivi a partire dal primo gennaio 2016 con l’obiettivo di accrescere l’occupazione di oltre 500 lavoratori entro il 2020.

Dopo 24 mesi dalla firma di quell’accordo ed oltre dieci incontri svoltisi negli ultimi mesi con i firmatari dello stesso, le Organizzazioni Sindacali hanno registrato con rammarico il mancato rispetto degli impegni previsti nel piano industriale, a partire dagli investimenti non realizzati e i volumi di carico lavoro che si sono azzerati.

L’Azienda, invece di assumersi la responsabilità del fallimento del piano industriale ha aperto la procedura di Cassa Integrazione Straordinaria per il 177 lavoratori di Capodichino.

L’accordo sottoscritto il 27 maggio 2015 da ex Finmeccanica (oggi Leonardo), Atitech, Fim-Fiom- Uilm Nazionali e Territoriali e RSU, prevedeva infatti che per tutta la durata del piano 2016/2020 Atitech si era impegnata a non ricorrere alla CIGS per il personale oggetto della cessione.

Ex Finmeccanica/Leonardo nell’accordo si era impegnata affinché: “nell’ipotesi in cui dovessero sopravvenire condizioni di cessazioni collettive del rapporto di lavoro per i dipendenti oggetto della cessione di ramo, anche successivamente alla fusione per incorporazione di Atitech Manufacturing in Atitech, Finmeccanica – Alenia si impegna ad attivare un tavolo per verificare le più adeguate risposte organizzative perla salvaguardia degli aspetti occupazionali in Aziende del Gruppo ina Area Campana”.

Con l’apertura della Cassa Integrazione Straordinaria per i 177 lavoratori senza nessuna prospettiva industriale ed occupazionale, siamo di fronte ad uno strumento collettivo propedeutico per un eventuale passo successivo al licenziamenti dei lavoratori stessi.

Per queste ragioni, chiediamo a Leonardo di utilizzare i lavoratori di Capodichino per il recupero dei ritardi su C27J rinunciando all’impegno di prendere lavoratori stranieri, che stanno arrivando nello stabilimento di Caselle, che non sono esperti di aerostrutture.

Ci sono inoltre circa 80 lavoratori di una società controllata da Atitech, la FAIA Srl, che operano da circa 24 mesi negli stabilimenti delle aerostrutture campane come off/loead, mentre l’accordo integrativo di Gruppo del 2 febbraio 2016 prevedeva il recupero ed il rientro di tutte le attività svolte da società terze che operano nella divisione aerostrutture di Leonardo.

 

A fronte del NON rispetto dell’accordo del 27 maggio 2015,

come Fim-Fiom-Uilm Nazionali CHIEDIAMO a Leonardo di occupare i lavoratori nelle attività aeronautiche e

PROCLAMIAMO lo stato di mobilitazione

 

Fim-Fiom-Uilm Nazionali

 

Roma, 15 giugno 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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