Venerdì, 19 Aprile 2024

Leonardo Company. Divisione Velivoli: “Un futuro industriale in chiaroscuro”

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Lo scorso 2 maggio si è tenuto a Roma l'incontro tra la Direzione Aziendale le Segreterie Nazionali e Territoriali di Fim, Fiom, Uilm, unitamente al Coordinamento della Divisione velivoli, sui dati economici, gli elementi e le prospettive industriali, gli investimenti e i consuntivi del PDR relativi all'anno 2016.

La relazione presentata dall'Azienda sull'andamento economico, i carichi di lavoro, le consegne per l'anno 2017 e le prospettive sulle nuove commesse, hanno fatto emergere uno scenario con luci e ombre.

Dal punto di vista economico e finanziario i risultati si possono ritenere in generale positivi, con una stabilizzazione e in alcuni casi un incremento di buona parte degli indicatori finanziari, al netto della commessa Eurofighter Kuwait che vedrà la sua completa consuntivazione nel corso dei prossimi anni.

Dal punto di vista industriale, in particolare per gli stabilimenti produttivi ad eccezione di quello di Venezia, a breve e medio termine si intravedono difficoltà sui carichi di lavoro, con un' ulteriore diminuzione dei prodotti consegnati, peraltro già registrata anno su anno nel 2015/2016.

Tale condizione è dovuta alla mancata acquisizione di commesse estremamente importanti (commessa C27J Canada), alla situazione di stallo nella quale si trovano altre (2° lotto M346 Polonia) e alla diminuzione di richieste per l'attività “Nacelles” che si riproduce per il 2° anno di fila.

Le azioni e i piani strategici evidenziati, alcuni già presenti nell'incontro del 2016 come lo sviluppo delle versioni operative M346 e il recupero di efficienza sul C27J, altri in fase iniziale di produzione (M345) o in fase di studio di fattibilità (MALE 2025), rischiano di non essere condizioni sufficienti per la piena saturazione degli impianti, ove non accompagnate da iniziative commerciali che non possono prescindere dal supporto del Governo a tutti i livelli e dalla sinergia tra le varie divisioni interessate di Leonardo One Company, mirate ad acquisire nuove commesse nel cosiddetto mercato non domestico e a consolidare e incrementare quelle già oggi presenti.

La commessa Eurofighter Kuwait, con le relative, importanti ricadute economiche, deve essere un volano per incrementare quote di mercato e posizionamenti industriali, che possano consentire a Leonardo di ritagliarsi un ruolo nel panorama Europeo di primo livello.

Per raggiungere questi risultati servono innanzitutto investimenti importanti e un ruolo centrale del sistema Paese, ma anche una capacità di aumentare e sviluppare prodotti proprietari competitivi, dove la competitività non può passare esclusivamente attraverso la riduzione dei costi.

I volumi di prodotto registrano una flessione importante delle ore lavorabili rispetto al 2016 (circa 680 mila ore), con evidenze significative sugli stabilimenti di Venegono e Caselle Torinese, ma anche parzialmente sullo stabilimento di Cameri, dove ad un aumento delle consegne per unità di prodotto non corrisponde un aumento delle ore messe a badget, con l'unica eccezione dello stabilimento di Tessera dove le nuove commesse sull'AWACS e le manutenzioni del C-130J sembrano poter dare una prospettiva credibile.

Per quanto riguarda l'ingegneria di progettazione, ribadita da parte dell'azienda la sua trasversalità tra le varie divisioni, siamo di fronte ad una sostanziale conferma rispetto all'anno 2016 delle ore assegnate al personale alle dirette dipendenze di Leonardo, con un aumento complessivo rispetto all'anno precedente dovuto all'incremento delle ore affidate agli off-loads, in quanto ritenute attività non strategiche per la Divisione velivoli.

Gli incrementi principali si avranno nello sviluppo delle attività legate ai programmi M345 per garantire il lancio delle attività produttive, M346 a supporto della campagna TX e lo sviluppo delle versioni speciali su piattaforme proprietarie del C27J.

Capitolo a parte riguarda il progetto europeo RPAS-MALE2025, il quale vedrà uno sviluppo preliminare della durata di 2 anni in cui, a livello paritetico con aziende francesi e tedesche, verrà avviata una fase di fattibilità volta a comprendere se sarà possibile avviare un consorzio europeo per l'industrializzazione di un velivolo senza pilota.

Le ricadute industriali e occupazionali ad oggi non sono definibili sia nelle quantità, sia nei numeri, in quanto le attività che potranno riguardare gli stabilimenti italiani molto dipenderanno dal ruolo e dalla capacità di far valere competenze industriali e produttive legate agli investimenti che l'Azienda e il Governo intenderanno assegnare al programma.

Il capitolo investimenti riteniamo debba avere un'ulteriore fase di approfondimento, risultano ancora insufficienti in quanto non sono stati indicati al tavolo quantità economiche specifiche e di dettaglio rispetto ai programmi e conseguentemente le ricadute sugli stabilimenti nel medio e lungo termine.

Assistiamo inoltre rispetto all'anno 2016 ad un lieve calo dei dipendenti nella divisione velivoli con al contempo un altrettanto lieve aumento dei lavoratori somministrati e delle attività off-load.

La costante flessione degli organici è un tema da tempo rimarcato ai tavoli di trattativa, in quanto pur senza enfatizzare il problema, nel corso degli anni sono uscite molte figure professionali con competenze strategiche che possono a lungo termine mettere in discussione la capacità progettuale, industriale di prodotti ad alto valore aggiunto.

Questo ultimo punto rimane a nostro avviso strettamente legato agli investimenti di cui la Divisione velivoli, ma tutte le Divisioni di Leonardo, avrebbero necessità per passare dalla fase del risanamento e della messa in sicurezza dell'Azienda, alla fase dello sviluppo e dell'allargamento del perimetro industriale, punto dirimente rimarcato dalla FIOM-CGIL in tutti gli incontri compresi quelli con l'AD di Leonardo.

Infine a parte lo stabilimento di Venezia, i consuntivi degli indicatori del PDR registrano un sostanziale miglioramento con un aumento delle quote economiche pagate nel mese di luglio ai lavoratori di Leonardo.

Il mancato raggiungimento degli obbiettivi nello stabilimento di Tessera è un punto dolente che va analizzato in tutte i suoi aspetti. Pertanto abbiamo chiesto e ottenuto che nel corso delle prossime settimane avvengano in tutti gli stabilimenti incontri territoriali con le RSU e le Strutture Sindacali, al fine di analizzare nel dettaglio eventuali distonie rispetto a quanto previsto negli accordi di sito e i tempi di consegna assegnati.

Pur non essendo elemento di discussione nell'incontro di divisione, abbiamo ribadito come FIOM-CGIL che le scelte industriali avvenute, e che avverranno rispetto alle vicende che interessano le aziende Atitech e Superjet, non possono non vedere Leonardo in un ruolo centrale al fine della salvaguardia dei posti di lavoro con soluzioni non traumatiche condivise tra le parti.

Concluso l'ultimo incontro di divisione previsto in Leonardo, è necessario riattiva le trattative su tutti i temi ancora aperti dell'integrativo di Gruppo raggiunto il 2 Febbraio 2016, al fine di dare piena applicazione in tutti suoi punti ad un accordo che ha visto la validazione dei Lavoratori e la sua ad oggi non ancora completa applicazione.

 

FIOM NAZIONALE

 

Roma, 4 maggio 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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