Sabato, 20 Aprile 2024

Leonardo-Finmeccanica. Assemblea generale dei delegati Fiom

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Si è svolta il 14 settembre u.s. l'assemblea generale dei delegati Fiom del Gruppo Leonardo-Finmeccanica alla presenza del Segretario generale Maurizio Landini.

Ad un anno dal convegno “La fabbrica per aria”nel quale, come Fiom, avevamo elaborato un'analisi attenta delle Linee Guida 2014-2018 presentate dall'Amministratore Delegato, mettendone in evidenza limiti e criticità, l'assemblea di ieri è stata l'occasione per fare un bilancio del processo di riorganizzazione che è stato avviato nelle ex aziende confluite nella One Company, oltre che sull'attuazione dell'accordo integrativo di secondo livello siglato a febbraio ed approvato con referendum dai lavoratori.

Dal punto di vista industriale purtroppo riconfermiamo tutte le preoccupazioni espresse da noi e dagli esperti chiamati a dare il loro contributo in quell'occasione. La dimensione medio piccola dell'azienda ed il forte debito di Leonardo-Finmeccanica rispetto ai competitors internazionali del settore, incidono negativamente sulla capacità di investimento in nuovi prodotti e in nuove attività e nella penetrazione nei mercati internazionali.

La riorganizzazione-ristrutturazione messa in campo senza una ricapitalizzazione della società, inchioda il gruppo in questa condizione, dal momento che il piano industriale è incardinato sull'aggressione del debito (oltre 5 miliardi) ereditato e non anche su scelte strategiche come investimenti in ricerca e sviluppo, nuovi prodotti e innovazioni di prodotto/processo. In questo contesto nascono gli annunci di ulteriori dismissioni, sulla scorta di quanto già fatto per Ansaldo Breda.

Ci preoccupa, a questo proposito, che l'azienda non abbia dato ancora seguito ai propositi annunciati dall'Amministratore delegato di investire sull'aerospazio, settore in forte crescita su cui si stanno concentrando appetiti e risorse di grandi compagnie francesi e non solo.

Come Fiom continuiamo a ritenere che Leonardo-Finmeccanica debba investire su alleanze strategiche con player del settore aeronautico e sulla ricapitalizzazione, magari attraverso CCDP, che peraltro il Governo Renzi ha messo a disposizione di altre operazioni di salvataggio.

Naturalmente su questa vicenda pesa il nodo irrisolto dello scarso protagonismo Governo italiano sui mercati emergenti, e delle mancate scelte di politica industriale, su aerospazio (spazio, Aeronautica, elicotteri), Difesa ed Elettronica, che darebbero al Gruppo opportunità importanti sul mercato domestico liberando risorse per progetti industriali di lungo respiro: negli altri paesi europei, al contrario, le aziende nazionali del settore sono sostenute da commesse e investimenti pubblici significativi.

Del resto la stessa ipotesi di ricapitalizzazione presupporrebbe un'iniziativa del Governo che, ad oggi, benché azionista di riferimento di Leonardo-Finmeccanica, non sembra all'ordine del giorno.

Per questo proporremo alle altre OO.SS. di procedere unitariamente ad un confronto con il Governo sulle criticità denunciate e sulle iniziative di politica industriale necessarie per la difesa ed il rilancio delle prospettive occupazionali e industriali di un'azienda strategica per il Paese.

In assenza di queste condizioni rischiano di determinarsi fenomeni di dissaturazione in alcuni stabilimenti, come gli interventi di alcuni delegati hanno sottolineato.

L'assemblea è stata anche l'occasione per aggiornare tutti i delegati sulla chiusura degli accordi di sito sul Pdr, frutto della determinazione della Fiom ad affrontare le trattative in presenza di tutti gli indicatori concordati, e sulla ripresa dei tavoli di lavoro che dovranno chiudere le partite negoziali rimaste aperte dopo la firma del contratto integrativo, a cominciare da welfare, nuovo Pdr, trasferte estere, ecc...

Come ha sottolineato il Segretario generale nelle conclusioni si tratta di punti che incrociano la discussione sul CCNL, su cui si riapre a giorni la trattativa, dunque la Fiom Cgil dovrà affrontare questi appuntamenti tenendo insieme l'indirizzo generale con l'articolazione aziendale che caratterizzerà il lavoro delle varie Commissioni a partire dalla prossima settimana.

In particolare per quanto riguarda la questione degli appalti, sulla quale sia al tavolo con Federmeccanica che nella trattativa con Finmeccanica sull'integrativo abbiamo chiesto e continuiamo a rivendicare elementi che puntino alla ricomposizione dell'unità dei lavoratori che operano dentro il perimetro del gruppo da anni, sia in regime di somministrazione che in ditte di forniture.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 16 settembre 2016

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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