La fabbrica per aria, come cambia Finmeccanica

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Il giorno 8 ottobre u.s., la Fiom-Cgil ha organizzato il convegno che prende il nome dal titolo del libro del prof. Vincenzo Comito "La fabbrica per aria", una ricerca riguardante Finmeccanica, il suo attuale posizionamento, e le sue prospettive industriali nel contesto della riorganizzazione aziendale in corso.

Al convegno hanno partecipato oltre all'autore del libro, il segretario generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini, Fabrizio Solari della segreteria nazionale della Cgil e le delegate e i delegati dei coordinamenti nazionali RSU, delle aziende del gruppo Finmeccanica.

Questa ricerca, pubblicata dalla Fiom-Cgil in un volume, delinea le principali questioni (finanziarie, produttive e di mercato) con cui Finmeccanica deve misurarsi nei prossimi anni e che, per la nostra organizzazione, dovranno diventare argomento di confronto non solo con l'impresa, ma anche con il governo (che la controlla), in un confronto più complessivo su politiche industriali e crescita economica, temi a oggi rimossi dall'esecutivo.

Tutto ciò, fermo restando il forte impegno della delegazione trattante della Fiom-Cgil, nel proseguire il negoziato su Finmeccanica sul nuovo contratto integrativo aziendale unico, con l'obiettivo di arrivare ad un accordo. Per questo abbiamo manifestato l'esigenza di avere un quadro complessivo delle proposte di Finmeccanica, rivendicando al contempo la necessità di inserire nostre proposte e punti di vista da portare nel confronto. I punti presentati dall'azienda e le nostre richieste devono vivere nel negoziato.

Un accordo che, valorizzando la contrattazione precedente, anche alla luce delle modifiche organizzative in atto, rafforzi il ruolo delle RSU nella contrattazione all'interno degli stabilimenti e presenti elementi di forte innovazione sul sistema di valutazione della professionalità a partire dai 7 e quadri, sugli appalti, sulla formazione, welfare, conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro, etc.

Per la Fiom, in ogni caso, qualunque ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta al voto di tutti i lavoratori, solo in questo caso potrà diventare accordo.

Il percorso contrattuale inoltre, non potrà essere disgiunto da un ragionamento più ampio che la Fiom intende fare sul posizionamento industriale e sulle prospettive di Finmeccanica. Il piano di riorganizzazione predisposto dall'Ad Mauro Moretti, utile e opportuno nell'adozione di misure di risanamento e moralizzazione, presenta elementi di criticità sugli investimenti necessari al rilancio industriale strategico dell'impresa.

La Fiom ritiene necessario un intervento di ricapitalizzazione dell'impresa per stabilizzare la situazione finanziaria, per mettere a disposizione della società le risorse economiche necessarie allo sviluppo di nuovi prodotti e piattaforme proprietarie.

Va inoltre sviluppato un supporto attivo del governo all'impresa, attraverso il sostegno mirato alle attività di ricerca e sviluppo con programmi specifici, con un'azione sistemica di supporto sui mercati internazionali (interloquendo con altri paesi e governi), ricercando quelle convergenze con partner internazionali che appaiono necessarie, a fronte della ridotta dimensione di Finmeccanica, rispetto ai processi di crescente concentrazione e aumento dimensionale che ha caratterizzato e continua a caratterizzare, gli altri players attivi nel settore.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 9 ottobre 2015

 

LA FABBRICA PER ARIA-book

Indice

Prefazione di Maurizio Landini

La fabbrica per aria di Vincenzo Comito

1. Premessa

2. Brevi note storiche

3. La situazione attuale

4. Analisi sintetica dei principali mercati nei quali opera il gruppo

5. Il settore degli armamenti come business

6. L’analisi del bilancio

7. Il confronto con la concorrenza:Thales, Bae Systems, Raytheon

8. Le prospettive per il 2015

9. Il piano strategico

10. Conclusioni

11. Alcune proposte

Bibliografia

L'industria aerospaziale secondo IndustriALL di Nino Cartosio

 

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Finmeccanica è una delle più importanti imprese metalmeccaniche italiane, la più grande tra quelle a controllo pubblico. In Italia occupa 34.000 lavoratori, con l'indotto dà lavoro ad altri 100.000, è caratterizzata da alti livelli tecnologici e professionali. Dopo anni di sviluppo cui è seguita una pesante crisi segnata anche da scandali e inchieste giudiziarie, oggi Finmeccanica è di fronte a scelte determinanti per il suo futuro. In questo libro la radiografia e lo stato di salute del gruppo, il confronto con i suoi concorrenti internazionali, gli andamenti di mercato, le prospettive di sviluppo. E qualche proposta per aprire una discussione sul futuro di un'azienda e un settore fondamentali per tutta l'industria italiana.

Con un contributo di Nino Cartosio sull'industria aerospaziale mondiale.

Vincenzo Comito, economista, ha lavorato per molti anni nell’industria (Iri, Olivetti, movimento cooperativo). Docente di finanza aziendale, prima presso l’università Luiss di Roma e successivamente presso quella di Urbino. Autore di numerose pubblicazioni, tra i suoi ultimi lavori La Cina è vicina? ( Ediesse, Roma, 2014) e - insieme a Natalia Paci e Giuseppe Travaglini - Un paese in bilico (Ediesse, Roma, 2014). Collabora con “il manifesto” e il sito sbilanciamoci.info

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