Fincantieri. Covid: monitorare, proteggere, rallentare

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Nell'ultima settimana le RSU e l'Azienda si sono più volte incontrate relativamente all'evolversi dell'emergenza in corso, per verificare come applicare correttamente quanto previsto dai DPCM per la tutela della salute dei lavoratori di Fincantieri e degli appalti operanti nei vari siti produttivi.

Sono state intraprese le giuste iniziative di prevenzione e di carattere organizzativo volte da un lato a prevenire la diffusione del contagio e dall'altro a permettere il più possibile la flessibilità della prestazione ai lavoratori, già gravati da una organizzazione familiare messa a dura prova dalle necessarie disposizioni governative.

In tal senso l'azienda anche su sollecitazione delle OO.SS. ha provveduto a sospendere le trasferte, di incentivare lo smart-working, di aumentare la turnazione per ridurre la presenza del personale nei siti lavorativi, di evitare gli assembramenti e la presenza collettiva nelle aree aziendali. Le OO.SS. hanno richiesto inoltre di assicurare la distribuzione dell'acqua e la fornitura dei DPI necessari (mascherine e guanti).

Il puntuale rispetto di quanto previsto dalle autorità sanitarie ha certamente contribuito ad arginare il fenomeno in atto ma non è, putroppo, sufficiente ad evitare in toto i contagi, che infatti si stanno iniziando a manifestare in alcuni cantieri.

FIM-FIOM-UILM che in queste ore con l'impegno continuo dei delegati stanno monitorando la situazione in ogni sito, chiedono all'azienda di procedere il più possibile a una riduzione temporanea dell'attività lavorativa.

In questa direzione dovrebbe andare anche il decreto che stiamo tutti attendendo ad horas dal Governo, per consentire la copertura degli ammortizzatori sociali.

Su questo chiediamo all'azienda che il confronto continui, prevedendo nell'immediato un appuntamento nazionale con le modalità da remoto che si stanno utilizzando nel Paese in queste ore.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 11 marzo 2020

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