Fincantieri: reintegrare al lavoro i lavoratori ingiustamente licenziati così come disposto dal Tribunale

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Il Giudice del Lavoro di Gorizia il 7 marzo u.s. ha condannato Fincantieri per il licenziamento di 4 lavoratori, ordinandone la reintegra sul posto di lavoro.

Un fatto importante che vede il Giudice confermare che, seppur in presenza di una violazione disciplinare da parte dei lavoratori (che però gli stessi hanno ribadito di non aver commesso), il licenziamento è illegittimo in quanto il CCNL prevede per quelle inadempienze sanzioni conservative del posto di lavoro.

Ciò significa che Fincantieri poteva sanzionare i lavoratori ma non licenziarli. Il dispositivo del giudice riconosce il giusto equilibrio trovato nel contratto nazionale che vede il provvedimento disciplinare, quando non si commettono violazioni gravissime e non sono presenti recidive, come uno strumento teso a recuperare il rapporto di lavoro, non a distruggerlo.

Viene quindi ribadito il principio della proporzionalità tra la violazione e la sanzione comminata, un principio universale. Per questo siamo a richiedere fortemente il rispetto della sentenza emessa in quanto, se così non fosse, si violerebbero sia il dispositivo di un giudice che il contratto nazionale.

Violazioni che non debbono essere consentite a nessuna azienda, men che meno ad una a capitale pubblico. Tenerli fuori è sbagliato, ingiusto e rischia di divenire più come un provvedimento “esemplare”, come un monito a tutti i lavoratori, che una giusta sanzione proporzionata all'errore commesso.

Fincantieri rivendica di star operando per una sua profonda trasformazione in un'ottica moderna e competitiva, capace di scrivere tra i propri valori che i dipendenti sono “il patrimonio esclusivo” della società. Un'azienda così deve sempre saper operare nel rispetto delle leggi e del contratto e dei valori a cui si richiama.

 

Fim e Fiom nazionali

 

Roma, 3 aprile 2017