Fca. Fiom, da domani parte campagna: quale futuro per Magneti Marelli? Governo intervenga

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“Da domani parte la campagna della Fiom negli stabilimenti di Magneti Marelli, con assemblee e volantinaggi tra le lavoratrici e i lavoratori per discutere del futuro del polo industriale. Si parte dallo stabilimento di Bologna con la presenza del segretario nazionale Michele De Palma.
La Magneti Marelli è da anni al centro di indiscrezioni che la vedrebbero fuori da Fca. La Fiom nel corso del Comitato Aziendale Europeo ha chiesto al management di Fca chiarimenti sulle strategie aziendali. La risposta ricevuta è stata molto chiara: la proprietà stava procedendo con il progetto di spin off già comunicato dall'amministratore delegato nella conference call con gli analisti a giugno. La proprietà ha, viste le informazioni pubbliche mai smentite, cambiato idea: in assenza di comunicazioni formali la notizia è che Magneti Marelli è in vendita.
Lo scenario sarebbe quindi completamente diverso da quello precedente. Mentre con lo spin off la Magneti Marelli sarebbe rimasta di proprietà di Exor (della famiglia Agnelli-Elkan), con la vendita il controllo passerebbe a una nuova società. Dalle visite che si alternano negli stabilimenti sembrerebbe essere una questione di tempo. Il nuovo management avrebbe quindi intrapreso la strada di un negoziato con il Fondo KKR. Molte fonti, non smentite dall'azienda, parlano di una trattativa per la cessione a un prezzo che si aggirerebbe tra i 3,23 miliardi ed i 6 miliardi. La cessione porterebbe ad una fusione con la Clasonic Kansei, multinazionale giapponese che opera nel settore dell'automotive in America, Europa, Asia e ha stabilimenti in 15 diversi Paesi e circa 22 mila dipendenti.
La Fiom ha sempre dichiarato di essere contro qualsiasi ipotesi di spezzatino e di avere l'obiettivo di salvaguardare il sistema industriale italiano della componentistica, di cui Magneti Marelli, sarebbe potuta essere un polo di attrazione per una internazionalizzazione. Lo scenario che sembrerebbe invece proporsi è di una cessione a una multinazionale giapponese.
E' necessario che si apra con urgenza un tavolo di confronto con il Governo e la proprietà presso il Ministero dello Sviluppo Economico per garantire l'occupazione e gli investimenti, sia negli stabilimenti di produzione che in quelli di ricerca e sviluppo, anche per impedire la perdita del know how del sistema Paese. Il Governo deve garantire l'occupazione e lo sviluppo per il futuro dell'automotive ed in particolare della componentistica, anche con un intervento diretto pubblico.
La Fiom ritiene indispensabile che il management di Fca e Magneti Marelli, a fronte dei cambiamenti in corso, apra a nuove relazioni sindacali che riconoscano il ruolo attivo e centrale dei lavoratori. In assenza dell'apertura di un coinvolgimento diretto in un tavolo di informazione e negoziazione, anche alla luce della scadenza del Ccsl, la Fiom discuterà con i lavoratori le iniziative utili a tutelare il lavoro e i diritti”. Lo dichiara in una nota la Fiom-Cgil nazionale.

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 17 settembre 2018

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