Mercoledì, 24 Aprile 2024

Fca-CNHi. Democrazia e contrattazione [Volantino]

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In FCA e CNHi i sindacati firmatari del “Contratto Fiat” continuano a impedire ai lavoratori di poter votare liberamente i propri rappresentanti e decidere sugli accordi. In questi giorni sono state avviate le procedure per nominare i Rappresentanti sindacali aziendali negli stabilimenti di Cassino, Mirafiori, Grugliasco e Cnhi San Mauro, escludendo la Fiom.

La Fiom presenterà le proprie liste alle commissioni elettorali, perché in applicazione del Testo unico sulla rappresentanza, come in tutte le altre aziende metalmeccaniche i lavoratori possano votare il sindacato e il delegato senza preclusioni. La decisione dei “sindacati firmatari” di procedere senza la Fiom è l'ennesima dimostrazione del timore di vedere la Fiom essere il sindacato più votato, come è già successo per l'elezione dei Rappresentanti dei lavoratori per la salute e sicurezza. Anzi, sarà forse proprio per la stessa paura che ancora oggi nello stabilimento di Melfi è stato impedito ai lavoratori di poter votare gli stessi Rls.

Se, come sostiene la Fim-Cisl, per i lavoratori va tutto benissimo perché “il 100% di ciò che i lavoratori ricevono è il risultato dei contratti fatti da loro”, non dovrebbero avere alcun timore del voto. Tra l'altro avendo a disposizione migliaia di ore di permessi sindacali rispetto alle 8 ore mensili dei delegati della Fiom, hanno tutto il tempo per convincere i lavoratori della bontà degli accordi siglati. L'importante è non raccontare balle, come quella scritta dalla Fim secondo cui dal 2001 la Fiom non firmerebbe accordi validi per i lavoratori di Fca e Cnhi. Una balla perché nel 2008 in “Fiat” si applicava ancora il contratto nazionale firmato dalla Fiom dopo il voto dei lavoratori.

La Fiom ha dimostrato con la recente riconquista del contratto nazionale che la democrazia paga.

Paga sui minimi tabellari così come per il versamento a carico dell'azienda al Fondo Cometa, come il Fondo sanitario gratuito per i lavoratori, paga perché permette una diffusa contrattazione di secondo livello che migliora la condizione di chi lavora; e soprattutto paga perché il contratto nazionale è di tutti i metalmeccanici che l'hanno potuto discutere e votare, e non di proprietà di qualche sindacato o di un'azienda.

La Fiom fa appello a tutti i lavoratori per aprire una nuova stagione contrattuale in Fca e Cnhi. Il contratto specifico scade nel 2018, non lasciamo che a decidere siano i soliti noti chiusi in una stanza, visti i risultati: è ora di aprire un percorso democratico e partecipato dalle lavoratrici e dai lavoratori per migliorare le condizioni di lavoro e salariali.

 

Roma, 18 maggio 2017

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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