Venerdì, 26 Aprile 2024

Fiom Belluno: Il Ministro del Lavoro dichiara morto il progetto Italcomp senza che il MiSE faccia proposte per il futuro di ACC e di Ex Embraco

Mercoledì 30 giugno, in Parlamento, è stato il Ministro del Lavoro e non quello dello Sviluppo Economico ad annunciare in via definitiva l’abbandono del progetto Italcomp. Quello che è accaduto non può che far scaturire in noi delle domande e delle conseguenti risposte.

Chi presidia in Italia le politiche industriali? Non certo il MiSE, silente e inoperoso da troppo tempo!

Chi si occupa dell’immenso spazio abbandonato dove si accalcano vertenze come l’elettrodomestico, il tessile, la meccanica, il legno arredo, la chimica non farmaceutica e tante altre?  Nessuno, a quanto pare si sta occupando in maniera sistematica e programmata di queste aziende che coprono il 60% delle imprese che in questo momento si trovano alle prese con il più colossale processo di riorganizzazione delle filiere globali degli ultimi 30 anni!

Il doppio silenzio del MiSE sul progetto Italcomp e sulla gestione dell’art.37 prefigura oltre al triste e drammatico abbandono dei compagni e delle compagne di Chieri al loro destino, anche un’inaccettabile sciatteria nei confronti del Veneto e un attacco indiretto agli oltre 300 posti di lavoro di Borgo Val Belluna. Quanto a lungo pensa il ministro Giorgetti possano essere clienti e fornitori a farsi carico del sostegno finanziario della ACC che spetterebbe invece al suo dicastero? Chi crede il Ministro, possa essere interessato a comprare ACC in questo momento? Chi acquisterebbe un’azienda senza sapere se la stessa avrà i fondi per completare il nuovo motore VSD e assistendo ogni giorno all’erosione delle sue quote di mercato, causata dall’autoriduzione dei volumi per sopravvivere senza liquidità?

Ora il MiSE sta davvero prendendo in giro il Veneto e le lavoratrici e i lavoratori di Acc!

Zaia, Donazzan, Acc e la sua comunità di lavoratori meritano ed esigono rispetto! Ci chiediamo quando il Ministro Federico D’Incà avrà un moto di orgoglio di appartenenza e si decida a prendere le distanze dal MiSE, oppure prenderemo atto del fatto che ne è complice!

Basta solo sapere quando il DM ex art. 37 sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quando arriveranno i soldi per Acc e quanti saranno, ma queste semplici azioni sembrano essere troppo difficili per il governo dei migliori e del PNRR! Altro che ministro del fare, Giorgetti è il ministro del tacere, se ha fatto o intende fare qualcosa lo spieghi alle parti sociali!

Forse è arrivato il momento e il tempo che la Regione Veneto, in un ricco e proficuo dialogo con le parti sociali, inizi ad occupare questo spazio e apra la stagione della vera autonomia, non solo giuridica, ma anche e soprattutto economica e sociale, fondando, promuovendo e sostenendo una politica industriale forte e partecipata. Governare in modo diretto e propulsivo il rilancio di Acc, caso emblematico sotto ogni aspetto, sarebbe il migliore degli inizi.

Come Fiom di Belluno entro la fine del mese promuoveremo e apriremo un confronto pubblico, rivolto a tutte le forze politiche, sociali ed istituzionali, con una nostra proposta su questi temi essenziali.

1 luglio 2021, Belluno

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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