Venerdì, 29 Marzo 2024

Fiom Belluno: Comunicato unitario provinciale sul mancato emendamento del 4 maggio 2021

Le notizie che danno per certa la mancata presentazione dell’emendamento al Decreto Sostegni, in conversione entro giovedì al Senato, mette a dura prova la pazienza e il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali e sicuramente le coronarie delle lavoratrici e dei lavoratori che pensano già all’ennesima beffa.

Ipotetiche questioni tecniche mettono in difficoltà una corretta stesura del testo da presentare alla Camera, verosimilmente, le diverse visioni sulla vertenza ACC danno origine a veti incrociati all’interno del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le organizzazioni sindacali ribadiscono che il futuro non può prescindere dal presente, ed è indispensabile preservare la capacità produttiva che, nel primo quadrimestre 2021, ha prodotto compressori per il +40,7% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e +16,9% rispetto alla media del triennio 2018-20; in termini di vendite per il +53,3% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e +31,8% rispetto alla media del triennio 2018-20. Per quanto riguarda il fatturato i ricavi sono stati il +55,3% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e +30,0% rispetto alla media del triennio precedente.

La mancanza di liquidità mette però fine a tutto questo ed avvia alla chiusura inesorabile dello stabilimento: sfidiamo qualsiasi fine economista a dimostrarci che è possibile far nascere Italcomp senza clienti e senza un’attività produttiva efficiente, sfidiamo qualsiasi esperto economista a sostenere che è più vantaggioso vendere ad un privato una società che non rappresenta più nessuna quota di mercato.

L’emergenza attuale è fare arrivare finanza fresca nelle casse di ACC: avremmo tempo per definire la compagine futura, sulla quale le organizzazioni sindacali non hanno alcun pregiudizio a condizione che salvaguardi la produzione e i livelli occupazionali attuali.

L’emendamento è uno strumento che garantisce la sopravvivenza di ACC e pone le basi per qualsiasi sviluppo futurp. E' incredibile come lo Stato riesca a far arrivare risorse per sostenere le più improbabili attività ed iniziative sociali e non trovi il modo per sostenere un’industria con sicure e certe ricadute benefiche su tutto il territorio.

E passato il 23 aprile, giorno di convocazione al MiSE, e siamo ancora in attesa del verbale della riunione, richiesto a gran voce da tutte le sigle sindacali. In quel documento sono racchiuse tutte le intenzioni e gli impegni del governo, tra cui la trasmissione dell’emendamento a mano ministeriale alla votazione delle Camere, ma ad oggi possiamo solo constatare 3 cose: niente verbale, niente emendamento, niente soldi.

Come piò il sindacato continuare a sostenere le buone intenzioni se ad ogni prova il governo agisce in modo contrario a quanto promesso? Ora chi dirà ai lavoratori di non preoccuparsi, che si tratta solo di questioni tecniche? Lo capirà chi ha ricevuto la lettera di licenziamento? Lo capirà chi è messo in cassa integrazione o chi, dopo aver fatto straordinari, lascia in cassa parte della retribuzione?

FIM FIOM UILM di Belluno, insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori, non sono scoraggiate dai ripetuti tentennamenti della politica. Consapevoli e determinati come sempre, non faremo sconti a nessuno e a tutti chiederemo conto del loro operato e delle loro parole e si preparano pertanto ad una forte mobilitazione.

 

Belluno, 4 maggio 2021

Tags:

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

Iscrizione Newsletter

Ho letto e accetto Termini e condizioni d'uso e Informativa sulla privacy

Search