Sicor. Il Tribunale ordina di applicare i contratti disdettati. Accolto il ricorso Fiom, giudicata antisindacale la condotta dell’azienda

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Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, assistito dalle avvocate della Fiom Nazionale Emilia Recchi ed Elena Poli e dall’avvocata roveretana Lorenza Cescatti, nelle scorse settimane si era rivolto al Tribunale di Rovereto, depositando una denuncia contro la Sicor per comportamento antisindacale, dopo mesi di mobilitazioni che non erano bastate a far cambiare rotta all’azienda.

E il Tribunale, nella persona del Giudice Michele Cuccaro, ha accolto appieno le ragioni della Fiom, con una sentenza emanata la vigilia di Natale ma resa nota solo oggi. Alla Sicor è stato ordinato sia di continuare ad applicare il Contratto Nazionale dei Metalmeccanici Industria, del quale si è riconosciuta la piena efficacia dell’ultrattività, sia anche di ripristinare l’applicazione dei contratti aziendali disdettati unilateralmente dall’azienda lo scorso luglio.

Il comportamento dell’azienda è stato giudicato lesivo dell’immagine della Fiom-Cgil, tanto che il Tribunale ha ordinato di affiggere la sentenza dentro lo stabilimento, in luogo accessibile e visibile a tutti.

Entrando nel dettaglio, il Giudice ha peraltro ritenuto “particolarmente sospetta e lesiva dell’immagine del sindacato ricorrente (… ) anche la modalità temporale prescelta da Sicor per comunicare il “recesso unilaterale dal ccnl Metalmeccanici Industria” immediatamente dopo avere appreso l’esito delle elezioni dei rappresentanti della RSU che aveva visto FIOM prevalere sulle altre OO.SS. con l’ottenimento della maggioranza dei seggi”.

La notizia della sentenza è stata ovviamente appresa con grande soddisfazione dalla Fiom. La Segretaria Generale Manuela Terragnolo sottolinea anzitutto che la sentenza riporta la data del 24 dicembre, “un bel regalo di Natale per i lavoratori di Sicor”. “Abbiamo vinto una battaglia importante – prosegue Terragnolo – che confidiamo riconduca la Sicor sulla strada di corrette relazioni sindacali, improntate al dialogo, come siamo abituati da sempre in questo territorio. Avevamo chiesto in più occasioni all’azienda di sospendere le disdette e di sederci assieme attorno ad un tavolo per affrontare i problemi, una richiesta mai accolta nonostante le mobilitazioni dei lavoratori e gli appelli della politica e della società civile, un vero e proprio muro che ci ha alla fine costretto ad adire le vie legali. Questa sentenza ha l’effetto di imporre alla Sicor di accogliere quella nostra richiesta. Ora auspichiamo che si possa finalmente riaprire il dialogo. Avevamo dichiarato che siamo pronti a fare la nostra parte alla Sicor per ricostruire un clima sereno, con l’obiettivo di far crescere l’azienda: quella disponibilità c’è ancora tutta”.

Soddisfazione anche da parte del Segretario Generale della Cgil Andrea Grosselli.

Trento, 28 dicembre 2020

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